Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale venne richiamato e fatto comandante delle truppe in Prussia orientale. Al comando di queste sconfisse i russi nella battaglia di Tannenberg. Grazie a questa e ad altre vittorie sul fronte orientale venne nominato Comandante Supremo dell'esercito tedesco (1916), coadiuvato da Eric von Ludendorff.
Nel 1917 promosse la guerra sottomarina illimitata e getto’ le basi per l’entrata in guerra degli Stati Uniti d’America. Di li’ a poco infatti veniva affondato dagli U-Boat tedeschi il transatlantico Lusitania che, oltre a trasportare approviggionamenti bellici per gli alleati, era carico di civili statunitensi. L’America di Wilson si trovera’ presto costretta a schierarsi definitavamente al fianco dell’Intesa, a causa di questo famoso incidente e del successivo “Affare Zimmerman” (relativo alle avanches tedesche nei confronti del Messico di Pancho Villa, che avrebbe dovuto unirsi alle Potenze Centrali e dichiarare guerra agli Stati Uniti).
Hindenburg e’ anche artefice della famosa “Sigfried Stellung”, una poderosa linea di difesa ad oltranza sul fronte Occidentale, che gli alleati chiamano appunto “Linea Hindenburg”. Proprio qui l’esercito tedesco arretrera’ spontaneamente, una volta avuto sentore della disgraziata offensiva di Nivelle e, solo sul finire del 1918, la abbandonera’, soprattutto a causa del poderoso urto del contingente Americano.
Una volta raggiunti i vertici militari Hindenburg riesce a togliere i potere al Reichstag, forma il Terzo Consiglio supremo insieme ad altri militare ed industriali di spicco e, coadiuvato dalla estrema bellicosita’ di Ludendorff, guida la Germania con risolutezza e pugno di ferro fino alla totale disfatta degli ultimi mesi del 1918.
Dopo la sconfitta si ritirò a vita privata. Nel 1925, tuttavia, venne eletto Presidente della Repubblica presentandosi con la coalizione conservatrice.