Stando ai dati di vendita, questo volume si situa tranquillamente nei primi posti, se non direttamente al primo, dei bestsellers della Libreria Militare negli ultimi due mesi.
Un successo, seppur sorprendente data la particolarità del soggetto, pienamente meritato. Le ricerche assidue e la perseveranza del giovane e valido autore hanno reso questa storia dell’assalto vittorioso al Monte Nero una pagina vivida della storia militare.
Oltre al racconto dell’azione bellica in se stessa, oggetto di numerosi altri volumi anche recenti, e che peraltro copre oltre 100 pagine narrando di due soli giorni di combattimento, la novità del presente lavoro risiede nella curata e quasi maniacale raccolta di dati sulle figure degli alpini protagonisti dell’impresa, effettuata con certosina pazienza su migliaia di pagine di documentazione dei distretti militari conservata negli Archivi di Stato e sugli innumerevoli documenti di Onorcaduti e del Ministero della Difesa (Albo d’Oro).
L’utilizzo esteso dei fogli matricolari e dei verbali ed atti di morte, oltre ad essere un lavoro pionieristico che apre ampi scenari di ricerca, ha permesso di avere un quadro quasi perfetto dei partecipanti all’attacco con un approfondimento dettagliato su 55 alpini del Btg. Exilles, di cui viene riportato l’intero foglio matricolare. Si riesce a dare un nome a tutti i caduti, a praticamente tutti i feriti e a tutti i decorati, arrivando a tratteggiare un profilo statistico per caratteristiche antropologiche, professione, scolarità e provenienza geografica dei due battaglioni impegnati (Susa e appunto Exilles). Una serie di rimandi e di appendici permettono poi di comprendere il meccanismo della leva e dei periodici richiami (molti dei protagonisti avevano servito in Libia), il meccanismo della mobilitazione e quello della logistica e burocrazia dei reparti, strumenti utilissimi per studi successivi. Completano il volume, che è ampiamente illustrato con foto rare ed in parte inedite del personale, una serie di immagini odierne dei luoghi teatro dei combattimenti e dei sacrari o cimiteri dove riposano i caduti.
Per gli appassionati di Prima guerra Mondiale e per chiunque voglia leggere uno studio finalmente ben fatto, basato su ineccepibili ricerche d’archivio, al di fuori dell’ormai dilagante dilettantismo dei soliti volenterosi sedicenti storici.
Recensione a cura di A.L. Pirocchi,
apparsa sul numero 15 della rivista "MILITES",
gentilmente fornita da: Libreria Militare |