Dalle origini piccolo-borghesi ai fasti della carriera militare; dalle simpatie socialiste all’affiliazione massonica; dall’adesione ai Fasci all’attentato a Mussolini; dal processo Zaniboni al malinconico declino tra carcere e malattia, Dario Ascolano traccia, in un affascinante affresco documentale, la biografia militare e politica del Generale Comandante della Seconda Armata in quel di Caporetto, sulla fronte Isontina.
Il profilo del discusso generale, ritenuto da molti il principale responsabile della disfatta iniziata quel 24 ottobre 1917, si colora in questo libro del riverbero sanguinoso delle grandi battaglie della Prima Guerra Mondiale. Ma la sua vicenda si intreccia con quella delle supreme gerarchie e dei comandi subordinati, e le sue responsabilità si confondono nel groviglio degli errori altrui. Diviene così il capro espiatorio delle incertezze e delle contraddizioni politiche, ma anche vittima delle sue ambizioni e delle gelosie degli altri vertici militari.
Vicenda per molti aspetti esemplare, che l’autore ricostruisce con l’obiettività del documento e l’onesta coscienza di chi persegue la ricerca della verità, proponendo la rimeditazione del più grave disastro dell’Esercito italiano prima dell’8 settembre 1943. |