Questa ennesima cavalcata storica del noto saggista milanese, riesce ad uscire dagli schemi e si lascia alle spalle tutte le canoniche celebrazioni storiche di rito, alle quali molte analoghe pubblicazioni sono state, loro malgrado, spesso costrette.
Parlare di un personaggio come Pietro Badoglio risulta a tutt’oggi non solo estremamente difficile, ma soprattutto “scomodo”, a causa della miriade di implicazioni politiche e sociali che qualsiasi tipo di analisi storica comporta. Bertoldi riesce a dare forse il meglio di se’, come del resto ci ha de tempo abituati, sviluppando la vita matura del Badoglio, attraverso due Guerre Mondiali, con un taglio nettamente giornalistico e, come tale, aggressivo, tagliente e incisivo.
Seguendo la vita del piu’ famoso Maresciallo d’Italia fino ai suoi ultimi giorni, nel secondo dopoguerra, Bertoldi riesce a completare anche il difficile puzzle di Caporetto, fornendoci una preziosa serie di dettagli che, visti dunque in retrospettiva, chiariscono molti lati oscuri del comportamento del generale in quel triste ottobre del 1917. Impreziosito da testimonianze dirette rilasciate all’autore, questo breve, ma incisivo saggio dipinge un quadro incredibilmente complesso, con le tinte dell’arrivismo sfrenato, delle ottime capacita’ diplomatiche e, in buona sostanza, della spiccata “arte di arrangiarsi” tutta italiana, con le quali Badoglio fu in grado di cavalcare l’onda di successi e disfatte professionali e personali, fino alla fine.
Come dicevo all’inizio, Bertoldi si rivela totalmente scevro di retorica e di facile, quanto inutile patriottismo politicamente indotto, rendendo comunque giustizia al generale piu’ importante dell’Italia moderna – “il solo che, pur nelle alterne vicende di una parobla militare dove le luci si alternano alle ombre e le crisi alle resurrezioni, vanti al suo attivo in prima persona delle vere vittorie.”
Con questa coraggiosa opera Silvio Bertoldi riprende, con maggior liberta’ d’espressione e cognizione di causa, il lavoro dei Cilibrizzi e dei De Biase, brillando tuttavia per vera imparzialita’ ed onesta narrazione, composizione e critica di quanto pote’ dare all’Italia uno dei personaggi chiave anche di Caporetto.
Questo e’ il Silvio Bertoldi che ci piace! |