Delle circa 230 pagine che compongono questo volume solo i primi iniziali capitoli riguardano la Prima Guerra Mondiale. L’opera degli autori Marco Mondini e Guri Schwarz è tesa ad offrire una attenta analisi della realtà socio-politico-economica italiana vista nelle scadenze del primo e secondo Dopoguerra. Risulta cosi che i processi di pacificazione e il ritorno alla agognata normalità di una massa di mobilitati, di una intera nazione oberata dal peso delle ristrettezze offrono molti punti di contatto, pur nella diversità caratteriale dei momenti storici. Differenza evidente fu l’esito dei due conflitti, una vittoria raggiunta a caro prezzo nello specifico del 1918, uno smacco sanguinoso anche per la scelta degli alleati nel caso del 1945. La Grande Guerra diede comunque il via alla politica delle promozioni, accolta favorevolmente dagli ufficiali in servizio permanente come una “vera e propria manna dal cielo” foriera di benefici e privilegi non solo in campo militare. Ciò mitigava almeno in parte l’impreparazione, vera o presunta, che reduci, loro famigliari e denigratori socialisti attribuivano ai comandanti e alla gerarchia militare dopo la disfatta di Caporetto.
Nel prosieguo della ricerca Mondini (a lui è affidata la prima parte del testo) insiste sul tema della sublimazione della morte di massa, sulla “poliedricità del war memorial come reificazione del lutto…la traduzione del sacrificio dei soldati nella glorificazione dei caduti”. Concludono il capitolo relativo al primo dopoguerra la mercificazione che fece i fascismo del Tricolore italiano alla cui ombra si erano infranti in soldati eroi di Vittorio Veneto, quindi ancora un approfondimento sull’atavico conflitto tra Stato e Chiesa, in una guerra in cui la simbologia cristiana venne arruolata sotto le bandiere, in nome dello “spirito di crociata” contro il “barbaro invasore” e in nome dell’unità spirituale della nazione.
Marco Mondini,nato a Bassano del Grappa nel 1974, ha svolto gli studi presso l’Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore, diplomato in discipline storiche e perfezionato in storia contemporanea, è docente di storia del giornalismo all’Università di Padova.
G.D.F. |