La Grande Guerra 1914-1918

 

 

APPROFONDIMENTI

DIZIONARIO MILITARE DELLA GRANDE GUERRA


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Nel 1892 il Regno d'Italia adottava ufficialmente il Fucile Modello 1891 in sostituzione del Vetterli mod.1870/87.Con la terminologia del tempo l'arma veniva definita: "Arma portatile da fuoco, a ripetizione ordinaria, per il tiro teso alle brevi distanze contro bersagli animati, verticali allo scoperto".
A.E.F.
American Expeditionary Force - L'esercito Americano che prese parte alla Grande Guerra dal 1918 fino al termine del conflitto.
AEG
Nota industria metallurgica Tedesca, convertita alla produzione di di motori per aeroplani durante la Guerra.
ANZAC
I soldati delle forze armate di Australia e Nuova Zelanda (ANZAC è l'acronimo di Australia and New Zealand Army Corps, "Corpo d'armata di Australia e Nuova Zelanda).
B.E.
British Experimental - La sigla assegnata a tutti I prototipi di aeroplani da caccia o da bombardamento, realizzati in Inghilterra durante la Grande Guerra.
B.E.F.
British Expeditionary Force - l'esercito britannico inviato in Europa per combattere dal 1914 al 1918.
BALMA
Una grotta vasta e poco profonda, con la bocca a volte piu' larga del fondo.
BASTIONE
opera di fortificazione che sporge verso l'esterno, rispetto al resto del recinto difensivo. Il bastione ha pianta poligonale, costituita da due lati principali che si chiamano facce, (denominate faccia sinistra e faccia destra, guardando dall'interno) , che si incontrano a formare il saliente, cioè lo spigolo più avanzato del bastione verso la campagna. I lati minori, che costituiscono il raccordo del bastione col resto delle mura, si chiamano fianchi. Il raccordo tra faccia e fianco è detto orecchione. All'interno, il bastione è in genere dotato di terrapieno. Se il terrapieno manca, o è insufficiente, vengono costruite impalcature in legno perché i difensori possano raggiungere le loro postazioni alla sommità delle mura. La zona del bastione che si innesta sul recinto difensivo è detta la gola del bastione.
BERTHA
La "Grande Bertha" era un obice da assedio particolarmente possente, prodotto dalla Krupp tedesca. Cosi' battezzato in onore della moglie dello stesso Gustav Krupp, questo possente cannone sparava proiettili da 900 chilogrammi e necessitava di una squadra di 200 artiglieri per essere assemblato e utilizzato.
BOCIA
Il giovane alpino, in termini di esperienza e permanenza al fronte.
BOMBA
proiettile d'artiglieria costituito da palla di ferro vuota all'interno, riempita di polvere, e dotata di miccia o spoletta regolata per provocarne lo scoppio sul bersaglio. Le bombe venivano sparate da obici e mortai.
BRECCIA
varco nelle mura, aperto dall'artiglieria degli assedianti. La breccia viene resa praticabile, cioè accessibile alla fanteria assediante, mediante ulteriore cannoneggiamento che frantuma le macerie.
BUSA
E' su un altopiano quello che corrisponde a una Dolina sul Carso. Si tratta di una vasta buca di poca profondita', un avvallamento con i fianchi, e generalmente anche il fondo, rocciosi. Si usa anche come circo, valletta, vallone.
CACCIATORI
soldati a piedi o a cavallo armati e addestrati per la milizia leggera.
CAMEL
Aeroplano da caccia di fabbricazione Inglese.
CAMICE BIANCO
La tuta bianca che si indossava sopra l'uniforme, per mimetizzarsi con la neve.
CAMMINO DI RONDA
passaggio posto alla sommità delle mura, per il servizio di guardia e per le postazioni dei fucilieri.
CANNONE
pezzo di artiglieria a canna lunga, con traiettoria di tiro tesa, quasi orizzontale. Sparava grosse palle di ferro pieno per demolire le difese e controbattere le artiglierie avversarie, mentre sparava a mitraglia contro le truppe.
CANNONIERA
specie di grossa feritoia per i cannoni, svasata, larga più all'esterno che all'interno, per consentire campo di tiro più ampio, e migliore protezione ai cannonieri.
CAPRONI
Aereo bombardiere pesante di fabbricazione italiana.
CASTAGNATO
In gergo studentesco del periodo significa "fregato", "ingannato"
CECCHINO
Il termine "cecchino ", sinonimo di tiratore scelto o tiratore isolato che conduce una specie di guerra privata a metà strada tra l'imboscata e la caccia grossa, nacque durante la Grande Guerra sul fronte italiano. Così, infatti, i nostri soldati battezzarono quei tiratori scelti austriaci in scherno e disprezzo del loro vecchio Imperatore Francesco Giuseppe o, per dirlo all'italiana, "Cecco Beppe", da cui "cecchino".
CECCO BEPPE
Nomignolo popolare per l'Imperatore Austro-Ungarico Francesco Giuseppe d'Asburgo.
CHASSEURS
vedi cacciatori.
CIDOLO
Indica la chiusa che si costruisce lungo il corso di un fiume per chiudere il passaggio ai tronchi d'albero e altri detriti trasportati dalla corrente.
CINQUINA
Era la paga del soldato italiano, che percepiva 10 centesimi al giorno, piu' 40 di indennita' di guerra, in un unico pagamento effettuato appunto ogni cinque giorni.
CONTRAFFORTE
sperone di muratura, addossato al lato interno delle mura, per rinforzarle e renderle più resistenti alle cannonate.
CONTROSCARPA, MURO DI CONTROSCARPA
muro che delimita il fossato, dalla parte verso il nemico.
COPERTO
essere al coperto significa trovarsi al riparo dal fuoco nemico.
CORAZZA FARINA
Un tipo di corazza per i soldati. Era la protezione blindata principale dei membri delle "compagnie della morte" incaricati di aprire i varchi nei reticolati nemici.
CORONARE UNA BRECCIA
è l'azione compiuta dagli assedianti che, dopo aver conquistata la breccia, vi si trincerano nella parte più alta con gabbioni e opere in terra.
CORONARE UNA TRINCEA
significa costruire la parte più alta del parapetto con fascine o sacchi di terra.
CORTINA
tratto di mura rettilineo, tra un bastione e l'altro ; cortina (6 - 7) significa cortina tra i bastioni 6 e 7.
CROCE BLU
Identificativo dei proiettili d'artiglieria caricati con gas lagrimogeno e irritante.
CROCE GIALLA
Identificativo dei proiettili d'artiglieria caricati con gas Mostarda o Iprite (solfuro di etile biclorurato).
CROCE VERDE
Identificativo dei proiettili d'artiglieria caricati con gas Fosgene.
DEMI-LUNE
denominazione francese della mezzaluna (vedi)
DIAGONALE
Era cosi' chiamata l'uniforme griogiverde italiana da passeggio; si parla dell'uniforme degli ufficiali.
DOLINA
E' sul Carso quello che corrisponde a una Dolina su un altopiano. Si tratta di una vasta buca di poca profondita', un avvallamento con i fianchi, e generalmente anche il fondo, rocciosi. Si usa anche come circo, valletta, vallone.
E.E.F.
Egypt Expeditionary Force - l'esercito britannico inviato in Egitto per combattere dal 1914 al 1918.
ELMO FARINA
Un elmetto molto pesante, realizzato con piu' strati di metallo. Faceva parte della CORAZZA FARINA, e veniva usato in particolar modo dai guastatori, per proteggersi meglio dal filo spinato che dovevano tagliare e rimuovere.
FACCIA
vedi bastione e mezzaluna.
FERITOIA
apertura nel parapetto, per l'appostamento dei fucilieri. La feritoia si presenta all'esterno come una fessura stretta, in modo da proteggere i difensori dai tiri nemici, mentre all'interno del muro l'apertura si svasa allargandosi in modo da consentire ai difensori un più ampio campo di visione e di tiro.
FICCANTE, FUOCO FICCANTE
fuoco diretto dall'alto verso il basso.
FOSSATO
larga trincea che circonda le mura.
FRONTE
Il fronte militare veniva chiamato "la fronte" ai tempi della Grande Guerra.
GABBIONE
Reticolato trasportabile, a soffietto. Si costruiva nelle retrovie e si trasportava, ripiegato, davanti alla prima linea. Qui veniva posizionato, allargato e ancorato al suolo, per offrire ulteriore difesa.
GABBIONE
specie di grossa cesta senza fondo, che riempita di terra costituiva riparo contro i colpi.
GHIRBA
Parola di antichissime origini usata per l'otre o un analogo contenitore per liquidi, in pelle animale. I soldati italiani coniarono l'analogia tra contenitore in pelle ed il corpo umano, da cui il significato di "pellaccia", "vita", "esistenza" attribuito alla "ghirba". Perdere la "ghirba" siginificava morire.
GIARONE
Dialettale per ghiaione, cioe' una "pala" colma di sassi e di ciotoli.
GOLA
vedi Bastione.
HOTCHKISS
Mitragliatrice di fabbricazione francese.
INFILATA, FUOCO D'INFILATA
direzione del fuoco, quando coglie la linea nemica di fianco e senza ripari. Ad esempio, una trincea rettilinea è presa d'infilata, quando il fuoco nemico parte da posizione tale da poterne colpire l'interno, lungo l'asse della trincea stessa, vanificando i ripari.
IPRITE
Volgarmente chiamato anche gas Mostarda (solfuro di etile biclorurato) - usato da alleati, tedeschi e austriaci; noto anche come "Croce Gialla" e Yprite; uno dei gas più efficaci, benché ufficialmente i suoi effetti non venissero considerati letali; provocava vesciche e ustioni sulla pelle, anche attraverso i vestiti, causando cecità (normalmente temporanea) e se inalato la morte, bruciando l'apparato respiratorio; diffuso tramite proiettili d'artiglieria; persisteva anche diversi giorni in ideali condizioni climatiche; introdotto nel 1917. 
ITALIA IRREDENTA
Italia irredenta è stato un movimento d'opinione, attivo in Italia sul finire del Diciannovesimo secolo. Predicava l'irredentismo presso la popolazione italiana. Il movimento proponeva l'annessione delle terre, considerate italiane, ancora in mano straniera, quali la Venezia Tridentina, la Venezia Giulia, Istria, Fiume, Dalmazia, Nizza, Canton Ticino, Corsica e Malta. I territori considerati irredenti erano definiti tali in modo arbitrario: a volte si considerava il criterio etnico, ossia la presenza di italofoni, altre volte quello geografico, appartenenza ai confini naturali, altre ancora a quello storico, appartenenza del territorio, in passato, ad uno degli antichi stati italiani.
JAGDSTAFFEL
Termine usato dall'aeronautica tedesca per identificare un gruppo da combattimento, formato da piu' squadriglie di caccia. Abbreviato spesso in "Jasta".
JASTA
Vedi "Jagdstaffel"
K.U.K.
Acronimo per kaiserlich und königlich, prefisso che precedeva tutti gli enti che facevano capo all' imperiale e regia amministrazione pubblica austro-ungarica. Spesso l'acronimo viene indicato anche come k.k..
KATZELMACHER
"Fannulloni", "Buoni a nulla" - termine generico con il quale gli Austriaci definivano I soldati Italiani.
KRUPPS
Nota industria metallurgica tedesca, convertita alla produzione di obici d'assedio durante la Guerra.
LAVANDAIO
I veneti usavano questo soprannome per un soldato particolarmente loquace e chiacchierone, proprio come le lavandaie.
LINEA, FANTERIA DI LINEA
fanteria che adempie le normali attività belliche, distinte da quelle dei corpi specializzati ; 66° di linea significa 66° reggimento di fanteria.
M.E.F.
Mediterranean Expeditionary Force - La spedizione militare anglosassone inviata a combattere nello Stretto dei Dardanelli (Gallipoli)
MAXIM
Mitragliatrice di fabbricazione tedesca
MEZZALUNA O LUNETTA
opera di fortificazione isolata, esterna alle mura, posta a difesa della cortina. E' costituita da due pareti (facce) che si incontrano formando un angolo (saliente), rivolto verso la campagna.
MITRAGLIA
palla da cannone costituita da un sottile involucro di latta, ripieno di palle o schegge di ferro. Allo sparo, l'involucro si squarciava, e la massa di schegge si dilatava a formare una rosa di proiettili, micidiale per la truppa nemica.
MITRAGLIATRICI BIANCHE E BLU
Le mostrine degli ufficiali e dei soldati delle sezioni armate con mitragliatrici francesi Saint-Etienne. Questi fregi erano appunto composti di tante righe alternate, bianche e azzurre.
MOCHENI
Gli Austriaci - cosi' chiamati dalla pronuncia dialettale, tirolese, austriaca, di "machen", il verbo fare.
MORTAIO
pezzo d'artiglieria a canna corta, caratterizzato da traiettoria di tiro molto curva. Sparava le bombe, che per effetto di tale traiettoria cadevano quasi verticalmente sul bersaglio
MUCH, MUC
Appellativo veneto per indicare I tedeschi.
NIEUPORT
Aeroplano da caccia di fabbricazione Francese
OBICE
pezzo d'artiglieria la cui traiettoria di tiro è compresa tra quella del cannone e quella del mortaio.
ORECCHIONE
vedi bastione
PALA
Nelle Dolomiti, l'ultimo ripidissimo tratto di terreno erboso o misto d'erba, di terra e di sassi da cui si eleva la croda dritta e nuda. Si tratta di un vocabolo alpino e preromano.
PALETTO A CODA DI PORCO
Paletto di ferro che terminava con un ricciolo al quale era piu' semplice e piu' sicuro agganciare il filo spinato.
PARALLELA
trincea scavata dagli assedianti, il cui tracciato è all'incirca parallelo a quello del recinto difensivo, ma lentamente converge ad esso. Scopo della parallela è quello di portare gli assedianti più vicini alle mura restando al coperto. La tecnica dell'assedio prevede lo scavo di più parallele successive, sempre più vicine alla piazza, fino a che gli assedianti vengono a trovarsi sotto le mura, a distanza utile per sferrare l'attacco finale.
PARAPETTO
Nelle mura, è la parte più alta , spesso munita di feritoie, dietro la quale stanno appostati i difensori.Nelle trincee, è il terrapieno costruito con la terra di scavo sul bordo della trincea, come riparo dai colpi del nemico.
PIASTRINO
Il piastrino di riconoscimento era un astuccio di metallo che si portava cucito nella parte interna della giubba. Conteneva un foglietto di carta con il nome, la classe e la categoria del soldato. Serviva, com'e' ovvii intuire, a identificare I caduti in battaglia. L'esercito inglese invece, utilizzo' per tutta la Grande Guerra un semplice dischetto di cuoio (facilmente deperibile), che i "Tommies" portavano al collo a guisa di ciondolo.
PIATTAFORMA
piano di appoggio per un pezzo di artiglieria, avente lo scopo di evitare che le ruote del cannone affondino nel terreno, rendendo difficile o impossibile l'esatto puntamento e la precisione del tiro. La piattaforma veniva approntata adagiando sul terreno almeno tre travi in legno fissate con picchetti e orientate secondo la principale direzione del tiro; su dette travi, e perpendicolarmente ad esse, venivano poi inchiodate le tavole di legno che costituivano il ripiano, sul quale si piazzava il cannone.
PIAZZA
è così chiamata la città o fortezza assediata.
PIAZZOLA
spazio di terreno sistemato per piazzarvi un pezzo d'artiglieria. La sistemazione comprendeva l'asportazione dello strato più superficiale del terreno e la costruzione di ripari, realizzati in genere con terra, legname, gabbioni e fascine.
PIPA
Il cicchetto o rimprovero da un superiore.
POSTERLA
piccola porta nelle mura, usata dagli assediati per le sortite. Viene chiamata anche postierla, posterula, e in altri modi.
RIDOTTA
Appostamento fortificato in trincea
RIDOTTINA
Appostamento fortificato in trincea
ROVESCIO DELLA TRINCEA
la parte posteriore della trincea, quella verso le retrovie.
SALIENTE
vedi Bastione,Mezzaluna
SAPE PLEINE
in francese, si chiama così lo scavo di una trincea d'assedio (nonché la trincea stessa), quando il lavoro viene condotto avanzando lentamente sotto il fuoco nemico, con ripari che vengono via via realizzati mediante una tecnica appropriata.
SAPE SIMPLE
in francese, si chiama così lo scavo di trincea (nonché la trincea stessa) quando il lavoro viene iniziato totalmente allo scoperto, cioè operando senza alcun riparo. Lo si impiega quando la distanza dalla piazza è tale che il fuoco nemico non risulterebbe particolarmente micidiale. Comunque, il lavoro di scavo allo scoperto è sempre molto pericoloso e perciò viene eseguito soltanto di notte, nella speranza di non essere avvistati e bersagliati dal nemico.
SAPE VOLANTE
in francese, si chiama così lo scavo di trincea (nonché la trincea stessa) quando il lavoro viene eseguito con la protezione di gabbioni. Sino a che i gabbioni non sono riempiti di terra, gli uomini si trovano allo scoperto e pertanto il lavoro, essendo pericoloso, viene eseguito di notte.
SAPEURS
zappatori, soldati francesi del genio . Formavano un corpo altamente specializzato, con ufficiali di prim'ordine.
SBIBBOLE
Granate, bombe e shrapnels
SCARPA
ha due significati: 1. faccia delle mura rivolta verso il fossato cioè verso il nemico; 2. pendenza della parete.
SCOPERTO
essere allo scoperto significa trovarsi esposti al tiro del nemico senza alcun riparo.
SCUDETTO
Scudo da trincea, con una feritoria per il fucile, utilizzato da vedette e tiratori scelti.
SIPE
La piu' comune bomba a mano di fabbricazione italiana. SIPE significa "Societa' Italiana Prodotti Esposivi. La SIPE era fatta a forma di pigna e, svuotata, poteva servire come rudimentale lampada a olio.
SKODA
Nota industria metallurgica Austrica, convertita alla produzione di obici d'assedio durante la Guerra.
SORTITA
attacco di sorpresa condotto dagli assediati contro gli assedianti.
SPAD
Aeroplano da caccia di fabbricazione Francese.
SPECCHI
Formulari gia' pronti, stampati, di cui la burocrazia militare abbisognava per complicarsi sempre piu'.
STELLETTE (TOCCARSI LE)
I soldati italiani si toccavano contemporanemente le stellette sul collo della giubba per scaramanzia, sostituendo, almeno in pubblico, altri gesti punibili dalla disciplina militare.
STREGHE (VEDERE LE)
Aver molta paura (gergo degli Alpini)
TABIA'
Fienile isolato di una malga montana, a volte collegato ad una stalla.
TERRAPIENO
massa di terra accumulata in modo da reggersi da sola, o che viene sostenuta da strutture predisposte allo scopo. Nelle opere di fortificazione: terreno, naturale o di riporto, addossato al lato interno delle mura, e sopraelevato rispetto al piano di campagna. Veniva utilizzato per sistemarvi le postazioni difensive, soprattutto le artiglierie. Nelle postazioni per artiglieria : struttura per proteggere la postazione dai tiri nemici, realizzata con terra, legname, gabbioni e fascine
TRANCHÉE SIMPLE
vedi Sape simple
TRAVAILLEURS
soldati francesi di fanteria, che venivano posti a disposizione del genio come manovalanza, specie per eseguire lavori come lo scavo di trincee allo scoperto (v. Sape simple) o il coronamento di brecce, da eseguire in poche ore. Con accezione più ampia possono comprendersi nel termine anche i soldati del genio impegnati nello scavo di trincee.
TRAVERSA
sbarramento interno alla trincea, disposto a squadro rispetto alla direzione della trincea, come protezione dal fuoco d'infilata.
VECIO
Il vecchio alpino, in termini di esperienza e permanenza al fronte.
VEDRETTA
Piccolo ghiacciaio, tipici della zona dell'Adamello ad esempio.
VOLTEGGIATORI
soldati di fanteria leggera; fino al 1870, venivano chiamati così, in Francia, dei soldati di corporatura agile e piuttosto piccola, che formavano compagnie d'élite.
ZEPPELIN
Dirigibile di fabbricazione tedesca, che prese il nome dal suo inventore, Conte Graf von Zeppelin.

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