È con soddisfazione e malcelato orgoglio che presentiamo, la prima pubblicazione edita dalla Libreria Militare. Si tratta della ristampa del più famoso e raro volume sulla storia degli arditi nella Prima Guerra Mondiale, ad opera di un ufficiale del I Reparto, Salvatore Farina, Medaglia d’Argento al V.M., mutilato di guerra e redattore del periodico della Federazione Arditi negli anni ‘30.
Uscito in due differenti edizioni a cura della FNAI a distanza di pochi mesi nel 1938, il volume non era stato più stampato da allora. Già nelle recensioni contemporanee era stato salutato come la prima e più completa storia dei Reparti d’Assalto, in contrapposizione alle decine di volumi memorialistici e in gran parte agiografici usciti nel primo decennio postbellico.
Si tratta infatti, nella prima parte, di una rigorosa analisi tecnico-militare della genesi della specialità, unita ad una descrizione minuziosa delle tattiche di impiego e di addestramento, dell’equipaggiamento e dell’organica dai primi Reparti fino al Corpo d’Armata d’Assalto.
La seconda parte narra le battaglie che resero leggendari gli arditi (San Gabriele, Col Moschin, Asolone, Delta del Piave, Vittorio Veneto per citarne i principali), non tacendo del difficile ruolo nella ritirata di Caporetto. La terza parte compendia le notizie allora disponibili sulle unità d’assalto straniere (tedesche, austro-ungariche, francesi).
Questa ultima edizione confronta le due precedenti, integrandole fra di loro e annotandole dove necessario; una nota finale scritta dall’autore della presente nota ripropone in nove tabelle l’evoluzione e l’esistenza effettiva dei reparti durante l’arco della guerra. Sei mappe, cinque illustrazioni ed il decalogo dell’Ardito, scritto di pugno da F.S. Grazioli, comandante del CdA d’Assalto, rappresentano il supporto iconografico. La prefazione del prof. Giorgio Rochat, insigne storico autore dell’analisi storiografica più completa e definitiva sull’argomento arditi, è fiore all’occhiello e degna consacrazione dell’opera del Farina.
Recensione a cura di A.L. Pirocchi,
apparsa sul numero 13 della rivista "MILITES",
gentilmente fornita da: Libreria Militare |