Un grande, grandissimo ed importante libro che non puo’ mancare a chiunque voglia capire, da “dietro le quinte”, qualcosa di piu’ non solo su Caporetto, ma sull’intera conduzione della Grande Guerra in Italia.
 Angelo Gatti era un colonnello al seguito di Cadorna, ma si trovava in una invidiabile posizione “super partes”, in qualita’ di storiografo ufficiale del Comando Supremo. Gatti inizio’ subito a raccogliere dettagliati appunti in una serie di diari, magnificamente e dettagliatamente compilati a guisa di vero e proprio reportage capace di fotografare ciascun giorno passato in compagnia del “Capo” e dei tragici eventi del conflitto.
Come fa intendere il titolo, questo volume raccoglie le memorie di Gatti che vanno dal 8 maggio al 6 dicembre del 1917, includendo percio’ tutta la genesi, lo svolgersi e parte dei primi effetti dello sfondamento del fronte Italiano a Caporetto.
Ad impreziosire un’opera gia’ di per se’ stessa unica nel suo genere, contribuiscono interessanti appendici che trattano, tra gli altri, la difesa di Badoglio, voci di corridoio riferite dal ministro Bissolati e la rivolta di Torino. Pubblicati per la prima volta solo nel 1964, questi diari di Gatti contribuirono al chiarimento delle responsabilita’ militari nella battaglia iniziata il 24 ottobre 1917, contrastando con la tesi di Cadorna, che addito’ la presunta, mancata volonta’ combattiva della truppa e le numerose defezioni come unica causa della disfatta.
La lettura di quest’opera si rivela subito molto piu’ coinvolgente ed emozionante di quanto ci si aspetti; le pagine di Gatti non nascono da semplici annotazioni cronologiche, ne’ da fredde registrazioni cronologiche, bensi’ da approfondite riflessioni personali, unite ad una dettagliata descrizione di tutto cio’ che in quei mesi accadeva al Comando e, in generale, nel Paese. Non e’ certo questa la sede adatta per approfondire quello che si presenta certamente come un saggio davvero imperdibile – la corposissima introduzione, del resto, e’ gia’ di indubbio valore per capire subito che questo libro si deve leggere, senza alcuna esitazione. |
