La Grande Guerra 1914-1918

 

PERSONAGGI DELLA GRANDE GUERRA

David Lloyd George - ritorna ai Politici

 

DAVID LLOYD GEORGE

Primo Ministro Inglese

1916 -1922

 

David Lloyd George

David Lloyd George è stato uno statista britannico, figura di passaggio fra il progressismo liberale di tradizione ottocentesca e quello laburista moderno, diede impulso alle riforme sociali in Gran Bretagna e fu responsabile, insieme a Wilson e Clemenceau, dell'assetto mondiale dopo la grande guerra.

Di famiglia gallese, fu eletto deputato liberale a Carnavon nel 1890. Nel 1906, quando i liberali salirono al potere, entrò a far parte del governo, e nel 1908, nominato Cancelliere dello Scacchiere dal nuovo Primo ministro Asquith, divenne il massimo responsabile della politica economica britannica. Resta famoso il suo bilancio preventivo 1909, in cui gli industriali e proprietari terrieri erano colpiti da durissime imposte: la reazione fu così violenta che per farlo approvare furono necessarie nuove elezioni e l'alleanza con i laburisti ed i nazionalisti irlandesi, ai quali Lloyd George aveva promesso l'autonomia legislativa. Con la stessa maggioranza Lloyd George fece passare nel 1911 un grande progetto di assicurazioni sociali e di sussidi ai disoccupati.

Nei governi di coalizione che si formarono dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale, Lloyd George fu ministro delle Munizioni nel giugno 1915, ministro della Guerra nel giugno del 1916, Primo ministro nel dicembre dello stesso anno.

Fu un capo di governo ribollente di energia, che diede nuovo impulso alla condotta della guerra, si assicurò l'appoggio dei laburisti concedendo loro otto ministeri, esercitò un controllo severo sui capi militari. Da sinistra: Douglas Hag, Joseph Joffre e David Lloyd GeorgeDopo la vittoria, e dopo un nuovo successo elettorale nel 1918, fu tra i massimi artefici della pace, oscillando fra l'attegiamento punitivo di Clemenceau e l'aspirazione di Wilson a creare un nuovo ordine internazionale. Nel 1921 concesse l'indipendenza all'Irlanda, e perse così l'appoggio dei conservatori, che uscirono dal governo di coalizione nel 1922. Il suo fu l'ultimo governo liberale britannico: le successive elezioni decretarono lo sgretolamento storico del suo partito e l'avvento del laburismo.

 

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