Cent’anni sono passati da quella che lo storico Hermann Sudermann definì “la più gigantesca imbecillità che il genere umano abbia compiuto dal tempo delle Crociate”, ricordata anche come l’unica vittoria bellica italiana, costata seicentocinquantamila morti, caduti all’ombra dello scudo sabaudo, nonché dieci milioni di perdite a livello mondiale. Il centenario che abbiamo iniziato a celebrare l’anno scorso, e che si snoderà fino al 2018, ha visto fiorire eventi e pubblicazioni che dimostrano quanto alto sia l’interesse per accadimenti che appartengono ancora a un passato prossimo e non meritano di certo l’oblio dei secoli. Non a caso, le sconvolgenti contabilità di morte violenta e il percorso di “istruzione” all’arte della guerra che gran parte degli eserciti schierati dovette, dolorosamente, percorrere, rieccheggia sinistramente nello stessa maturazione socio-politica che interessa molti altri Paesi del secolo attuale.
Attraverso una narrazione dei fatti tesa e antiretorica, arricchita da molteplici schede di approfondimento, si possono dunque meglio collocare gli eventi del fronte italiano nel contesto della Prima Guerra Mondiale, sposandoli finalmente al teatro internazionale su cui si sviluppò il conflitto per ben quattro lunghi anni. Il taglio divulgativo, pensato per un lettore non specializzato, ma comunque alla ricerca di informazioni dettagliate e ben documentate, rende quest’opera un prezioso viatico per risvegliare o, meglio ancora, far nascere l’interesse non solo per accadimenti storici epocali, ma soprattutto per indagare sulle migliaia di vite che vennero prematuramente e violentemente spezzate per gli stessi ideali di libertà, democrazia e benessere che l’umanità ancor oggi insegue.
«Ogni palmo di terra ci ricordava un combattimento o la tomba di un compagno caduto. Non avevamo fatto altro che conquistare trincee, trincee e trincee»
Emilio Lussu
Alessandro Gualtieri storico e ricercatore milanese. Nato nel 1964, da anni studia assiduamente la Prima Guerra Mondiale, argomento su cui ha pubblicato numerosi saggi conosciuti anche a livello internazionale. E’ inoltre ideatore, autore e webmaster del sito www.lagrandeguerra.net
Mario Bussoni giornalista e viaggiatore, è direttore della collana Archivi Storici di Mattioli 1885. Specializzato in storia e viaggi, ha pubblicato reportage su mensili, settimanali e quotidiani. È coautore dell’enciclopedia a fascicoli XX Secolo (DeAgostini) e di numerose guide turistiche. |