Presidente della Repubblica Francese (1913-1922) Nacque a Bar-le-Duc, Lorena, Francia, figlio di Nicolas Antoinin Hélène Poincaré, un distinto funzionario civile e meteorologo.
Educato all'Università di Parigi, Raymond venne chiamato all'ordine degli avvocati e fu per qualche tempo editore del Voltaire. Servì per oltre un anno al dipartimento dell'agricoltura, quando nel 1887 venne eletto deputato per la Meuse.
Si fece una grossa reputazione alla Camera come economista, e sedette alla commissione bilancio del 1890-1891 e 1892. Fu ministro per l'educazione, le belle arti e la religione nel primo gabinetto (aprile-novembre 1893) di Charles Dupuy, e ministro per le finanze nel secondo e nel terzo (maggio 1894- gennaio 1895).
Nel gabinetto di Alexandre Ribot, Poincaré divenne ministro della pubblica istruzione. Anche se venne escluso dal gabinetto radicale che seguì, lo schema revisionato di imposte sulla successione proposto dal nuovo ministro si basava sulle sue proposte dell'anno precedente.
Divenne vice-presidente della Camera nell'autunno del 1895, e nonostante l'aspra ostilità dei Radicali mantenne la sua posizione anche nel 1896 e nel 1897. Nel 1906 ritornò al ministero delle finanze nel breve governo Sarrien. Nel 1912 diviene Primo Ministro e ministro degli esteri, l'anno dopo succede ad Armand Fallières come Presidente della Republica.
Preoccupato per la sicurezza nazionale, si impegnò a rafforzare la Francia, anche tramite l'alleanza stretta con Regno Unito e Russia. Rimase presidente per tutto il corso della Prima guerra mondiale. Al termine del conflitto si battè per una dura punizione della Germania e per ottenere garanzie circa la sicurezza della Francia, al punto da considerare il Trattato di Versailles, come troppo indulgente.
Dopo la fine del mandato presidenziale venne nuovamente nominato Primo Ministro (1922) e come tale, nel 1923, fece occupare la Ruhr dalle truppe francesi, poiché la Germania non era in grado di pagare le pesantissime riparazioni di guerra. Dopo aver ceduto l'incarico nel 1924, Poincaré tornò di nuovo a occupare la posizione di Primo Ministro nel 1926, durante un periodo di crisi finanziaria, e si ritirò definitivamente dalla scena poltica nel 1929. Mantenne la sua attività di avvocato per tutta la carriera politica e pubblicò diversi saggi di politica e letteratura.