È un approfondimento a tutto campo quello svolto da Paolo Volpato nel suo nuovo libro. Una ricerca che si avvale di un nutrito e stupendo apparato topografico e iconografico, dove le immagini riproducono perfettamente, con un’ottima definizione per l’epoca degli scatti, le situazioni al fronte e il territorio altopianese tal quale si presentava durante gli ultimi due anni di guerra contro l’Austria-Ungheria. Volpato ormai è un “veterano” di questo genere letterario, al suo attivo ha titoli importanti che hanno spesso incontrato i favori di un pubblico sempre più esigente e desideroso di nuove informazioni inedite. L’attaccamento che egli manifesta per i Sette Comuni (l’autore risiede a Roma dove lavora alla Camera dei Deputati) si legge pure sulle precedenti pubblicazioni, quali: “Ortigara, calvario degli Alpini”, "Monte Cengio, realtà e leggenda di un campo di battaglia”, “Nemici sull’Ortigara”, e anche in altri volumi il richiamo a fatti bellici consumati tra la Val d’Astico e il Brenta è pressoché costante. “Vittoria ad ogni costo” è una puntigliosa rivisitazione della Battaglia dei Tre Monti, con fanti, alpini, arditi e bersaglieri impegnati a contenere la spinta degli imperiali, ansiosi quest’ultimi di raggiungere le rinomate Marostica e Bassano, per meglio aggirare da qui l’imponente massiccio del Monte Grappa.
Dal dicembre 1917 al novembre 1918 il piccolo e irregolare altopiano, compreso tra Cima Eckar, Monte Val Bella, Col del Rosso e Col d’Ecchele, diventa teatro di aspri combattimenti. Alle insanguinate contese tra trincee e capisaldi si adatta la novità delle sperimentazioni tecnico-tattiche, con cui finalmente l’apparato dirigenziale militare pone fine alla guerra di vecchia maniera. Purtroppo l’applicazione di nuove strategie non influirà positivamente sulla conta dei caduti, che da ambo le parti sarà comunque disastrosa ed eccessiva, in conseguenza alla quale si dovrà pur sempre ripartire tra desolazioni e lunghe ricostruzioni di quanto il cannone, amico o nemico che fosse, aveva raso al suolo. Da segnalare infine le prestigiose fonti utilizzate dall’autore per la ricerca, tra questi i volumi della Relazione Ufficiale Italiana, i diari reggimentali dei vari corpi militari, corrispondenza dei soldati al fronte e i numerosi carteggi conservati presso gli archivi dello Stato Maggiore dell’Esercito.
G.D.F. |