La notte di Natale 1914, nelle trincee del fronte occidentale (Francia e Belgio) ci fu una tregua. Si trattò di una eccezionale circostanza dettata dalla spontaneità di un sentimento di fratellanza cristiana, più forte persino del rombo dei cannoni.
Non la ordinarono i comandi supremi che, di contro, fecero di tutto per condannarla ed accertarsi che mai più si ripetesse in futuro. I soldati di entrambe le fazioni uscirono allo scoperto, si abbracciarono, fumarono, cantarono insieme, si scambiarono doni e organizzarono persino delle estemporanee partite di calcio.
Gli Stati Maggiori coinvolti nel conflitto fecero di tutto anche per nascondere l'accaduto e cancellarne ogni traccia o memoria - recentemente però sono emerse dagli archivi militari di tutta Europa, lettere, diari e persino fotografie che sanciscono inequivocabilmente che la tregua, anche se non ufficiale, avvenne realmente e si protrasse addirittura per più giorni, nel periodo Natalizio del 1914.
Se volete conoscere la vera storia della tregua non ufficiale del primo Natale di Guerra, questo libro fa per voi. Composto e narrato attraverso una notevole quantita’ di documenti e testimonianze originali, Silent Night ufficializza definitivamente cio’ che realmente successe nella “terra di nessuno” in quel tragico dicembre.
Non manca nulla nella documentazione, neanche un pizzico di ilarita’ dovuta alle peripezie del cuoco tedesco, che rischio’ la pelle per portare dolcetti natalizi a truppe avversarie di colore, che non conoscevano il Natale e li scambiarono per un’”arma segreta”!
Di recente sono apparsi anche alcuni saggi sull'argomento ed è stato anche realizzato un lugometraggio dal titolo "Joeux Noel" (Merry Christmas nella versione Internazionale), che ha vinto il Leone d'Oro al Festival del cinema di Berlino (potete trovare ulteriori informazioni anche nella sezione “Approfondimenti” di questo stesso sito).
Purtroppo, per ragioni incomprensibili, questa pellicola è rimasta fuori dal circuito cinematografico italiano, probabilmente troppo avido di facili guadagni con i soliti film di cassetta del periodo natalizio.
Analogamente Silent Night non e' ancora stato tradotto in italiano, ma posso assicurarvi che si tratta di una lettura piacevole e particolarmente scorrevole, che impiega un inglese di medio livello e che non richiede conoscenze linguistiche particolari, a patto di aver sotto mano una buona lista di riferimento per acronimi e abbreviazioni impiegate durante la Grande Guerra.
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