Thomas Woodrow Wilson nasce a Staunton il 28 dicembre 1856. Democratico, nel 1910 viene eletto Governatore dello stato del New Jersey. La sua politica riformatrice è caratteriizzata dalla intensa lotta contro la dilagante corruzione di quel tempo.
Viene eletto Presidente degli Stati Uniti d'America nel 1912, sulla base di un programma ampiamente riformatore. Si afferma grazie alla scissione determinatasi nel partito repubblicano.
Durante il suo mandato Woodrow Wilson opera per una limitazione del potere dei grandi monopoli, per l´abbattimento dei dazi doganali e per l´introduzione di una legislazione per la tutela dei lavoratori e dei loro diritti sindacali.
Pur contrario all´ingerenza statunitense negli affari interni dei paesi latino-americani, decide l´intervento in Messico (1914, 1916-17). Da un atteggiamento neutralista nei confronti della Prima guerra mondiale, che gli varrà la rielezione presidenziale nel 1916, passa a una politica sempre più favorevole all´intervento (1917), che deciderà le sorti della guerra.
L´8 gennaio 1918 Wilson presenta i cosiddetti "14 punti" e la proposta di costituire la Società delle Nazioni nella prospettiva di concorrere alla costruzione di un nuovo e più giusto ordine internazionale.
Guida la delegazione USA alle trattative di pace di Versailles dove ottiene uno straordinario successo come difensore dei diritti democratici e dell´autodeterminazione dei popoli.
Tale successo non gli fu riconosciuto in patria dove prevalsero le spinte isolazioniste e il senato rifiutò di approvare l´adesione alla Società delle Nazioni. Nel 1919 Wilson viene colpito da un collasso che gli farà decidere di non ripresentarsi alle elezioni del 1920 che vedranno la vittoria del repubblicano W.G. Harding. Per la sua attività nel 1919 gli viene conferito il premio Nobel per la pace. Thomas Woodrow Wilson muore a Washington il 3 febbraio 1924.