Per la provincia di Ravenna cinque sono i decorati di Medaglia d'Oro al Valor Militare della Grande Guerra; di questi ben quattro nella città di Lugo. Il più conosciuto è sicuramente Francesco Baracca l'Asso degli Assi, l'aviato¬re più famoso d'Italia.
Anche Aurelio Baruzzi, protagonista della conquista di Gorizia, è tra gli eroi più noti; Giovanni Bertacchi e Antonio Calderoni, invece, sono personaggi poco conosciuti, anzi si potrebbe dire quasi per niente. Essi furono accumunati da un medesimo destino: le loro vicende in guerra si svolsero sull' Altipiano di Asiago ed entrambi caddero difendendo strenuamente e valorosamente le posizioni loro assegnate. Umanamente però furono persone molto diverse sia per condizione sociale che per indole e carattere.
Antonio Calderoni di modesta famiglia lughese, muratore, giovanissimo fu costretto a emigrare in Svizzera. Richiamato alle armi, animato da sentimenti repubblicani, accettò con entusiasmo di partecipare alla guerra. Di carattere gioviale e generoso sia con i compagni che con i superiori, era ben voluto e simpatico a tutti. Non essendo soldato di leva non era giovane come i suoi compagni, aveva 28 anni ed era sposato e aveva un figlio, ma era comunque vivace e molto avventuroso. Per le sue imprese ebbe da subito encomi e decorazioni.
Giovanni Bertacchi apparteneva ad una famiglia colta, borghese e di tradizioni militari. Si può dire che fu lughese "per caso", infatti nacque a Lugo quando il padre Paolo, tenente di fanteria, prestava servizio presso la locale caserma, in seguito chiamata "Casermone". Fin dai primi anni di età seguì con la madre e i fratelli gli spostamenti legati alla vita militare. Nonostante questo la sua famiglia dimostrò anche negli anni successivi un sentimento di affezione alla nostra città. Giovanni, giovane universitario, convinto interventista, volle volontariamente partecipare alla guerra nonostante la fragilità del fisico. Amava scrivere prose, poesie e articoli giornalistici. Tra le sue carte figurano anche molti disegni eseguiti in trincea e addirittura una piccola commedia lirica. Di carattere affabile, aveva un altissimo senso del dovere che lo portava perfino a sacrificare le licenze per non abbandonare i suoi impegni al fronte.
Le brevi biografie inserite in questo pregevole volumetto sono nate dal desiderio di ricordare e fare conoscere le vicende di questi due eroi. Di loro poco è stato scritto e principalmente allo scopo di esaltare l'eroico sacrificio. Qui si tenta, invece, di far emergere anche la loro umanità. Le ricerche documentarie sono state svolte all'archivio anagrafico del Comune di Lugo e presso gli archivi militari di Forlì e di Roma. E' stato possibile, infine, rintracciare e incontrare i discendenti che hanno fornito un prezioso contributo di notizie, documenti, foto e oggetti utili ad integrare e completare il profilo dei due personaggi.
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