La ricerca si divide in due parti distinte, nella prima Fabio Montella ricostruisce i diversi aspetti legati alla vita economica, sociale e politica del territorio modenese relativamente al primo conflitto mondiale, completa il volume lo studio storico dei monumenti a cura di Mirco Carrattieri. Dal 1915 al 1918 questa provincia dell’Italia centrale divenne un importante centro per la cura dei soldati feriti, l’accoglienza dei profughi e l’addestramento – riordinamento delle truppe. Lo studio evidenzia da un lato i disagi derivanti dall’aumentata pressione demografica conseguente alla chiusura delle frontiere e all’arrivo di migliaia di militari e profughi; dall’altro il progressivo peggioramento delle condizioni di vita dei modenesi. Dalla documentazione presentata dall’autore e dall’analisi degli eventi sorgono le valutazioni sul malessere diffuso che avrà importanti ripercussioni negli anni immediatamente successivi al conflitto. La seconda parte del libro è dedicata al saggio di Carrattieri che rivisita i monumenti modenesi dedicati alla Grande Guerra, a partire dal 3 novembre 1929, quando il re inaugura il Tempio Monumentale e il Lapidario dell’Accademia Militare. La pubblicazione del volume si avvale di cooperazione e patrocinio di numerosi enti pubblici e privati, di associazioni storiche e del Museo del Combattente di Modena. Montella è stato inoltre curatore della mostra di reperti relativi al Primo Conflitto Mondiale tenutasi presso il Castello dei Pico nell’autunno 2008 (Comune di Mirandola), esposizione che aveva per tema lo stesso titolo del libro.
G.D.F. |