Si è svolta di recentepresso il salone della Biblioteca di Moncalvo la presentazione del libro "Pietro Badoglio soldato e uomo politico" scritto dal magistrato astigiano Rodolfo Prosio e pubblicato per i tipi della Bastogi Editrice Italiana di Foggia.
La manifestazione ha visto una folta partecipazione di invitati e di pubblico: fra essi i Sindaci di Moncalvo Aldo Fara e di Grazzano Badoglio Pierdomenico Penna, il Presidente della Fondazione Badoglio Stella Caviglia, esponenti delle Forze Armate, ex partigiani, studiosi e appassionati di storia giunti da Casale, Asti e Alessandria, oltre ad una rappresentanza del Consiglio direttivo del Centro culturale "Badoglio" che ha patrocinato la pubblicazione.
Porgendo ai presenti un indirizzo di saluto il professor Alessandro Allemano, Presidente della Biblioteca moncalvese e del Centro culturale "Pietro Badoglio" di Grazzano, autore anche dell’introduzione del volume, ha delineato la figura e le date più significative dell’esistenza del Maresciallo d’Italia di cui tratta l’opera di Prosio, passando poi la parola al professor Aldo Alessandro Mola, curatore della collana "De Monàrchia" presso cui è pubblicato il libro. L’insigne storico saluzzese, ha tenuto una dotta e circostanziata prolusione, ponendo in evidenza l’intento che lo ha portato ad apprezzare sin dal primo momento l’opera di Rodolfo Prosio: l’obiettività delle tesi proposte e la vasta dottrina giuridica che sono proprie dell’ex magistrato danno al volume le caratteristiche di una biografia priva di intenti agiografici e nel contempo opposta alle molte vite più o meno romanzate che sul Maresciallo grazzanese sono state scritte.
Di Badoglio militare prima e poi politico Mola ha posto in rilievo particolarmente il senso del dovere, che gli fece accettare a 72 anni di età il peso della conduzione politica del Paese nel luglio 1943, in un’ora tragica per l’Italia. La figura del Badoglio uomo ligio al dovere e alla fedeltà verso il suo Re è, secondo l’illustre storico, retaggio di quella tradizione risorgimentale, purissima ed elevata, fatta di ideali e di azioni, che il Piemonte ha saputo egregiamente esprimere nel secolo scorso.E` stata poi la volta dell’oratore ufficiale, il casalese professor Dionigi Roggero, ordinario di Storia e Filosofia nei Licei. Egli ha preso spunto per la propria relazione dalle molteplici definizioni che sono state proposte circa il Novecento: taluni lo dicono "secolo breve", altri "secolo innominabile", altri ancora "secolo terribile".
Sta di fatto che in questi cento anni si sono succeduti tanti e tanto grandi eventi da rendere impossibile ai giovani l’ignorarlo; forte della propria esperienza di insegnante, Roggero ha inserito l’opera di Prosio nella "riproposta" del Novecento da parte dei nuovi programmi scolastici. Si è quindi soffermato a parlare dei luoghi dei primi e degli ultimi anni del Maresciallo Badoglio, la zona tra Grazzano e Ottiglio, in particolare la località Madonna dei Monti, presso cui sorge la stele commemorativa.
Per rendere più incisiva la propria esposizione il relatore si è avvalso della lettura di due brani del "Badoglio racconta" di Vanna Vailati, recitati da Elio Botto; nel corso della relazione ha inoltre presentato una serie di interessanti e quasi sconosciute fotografie che illustrano momenti monferrini della vita di Badoglio.
Rodolfo Prosio, bella figura di gentiluomo d’altri tempi, che conobbe assai bene Badoglio, ha tratto le conclusioni dagli interventi precedenti; egli si è detto quasi sorpreso che la sua biografia abbia suscitato tanto interesse, dettata come è stata dal solo desiderio di fare giustizia di tante errate opinioni sul Maresciallo di Grazzano. In particolare si è soffermato sulla cosiddetta "fuga di Pescara" successiva all’8 settembre, una delle colpe che da sempre una certa storiografia di parte addebita a Badoglio e alla Casa Savoia, dimenticando i molti Stati europei dove nello stesso periodo i Governi legittimi avevano compiuto un’identica scelta per assicurare la continuità dello Stato. L’opera di Prosio è disponibile nelle librerie e presso la Casa Museo "Pietro Badoglio" di Grazzano. |