Nel piccolo cimitero militare inglese situato a Louvencourt, Francia, si trova la tomba di Roland A. Leighton, il primo fidanzato ufficiale della scrittrice inglese Vera Brittain.
La tragica fine del giovane “Tommy”, che perse la vita a soli 19 anni di eta’, e’ stata celebrata, con infinita tristezza, nelle memorie biografiche di “Testament of Youth” e in altre analoghe pubblicazioni della famosa autrice. Roland conobbe Vera al college di Somerville, Oxford, e con lei condivise i prodromi dell’impegno pacifista che caratterizzo’ la vita di quest’ultima in tutti gli anni a venire.
Roland, un giovane aitante e spinto da amor di patria e alti ideali di pace e difesa dei diritti umani (violati brutalmente nel caso dell’invasione del Belgio neutrale da parte dell’esercito tedesco), si era arruolato volontario nel 1914 e ben presto si era meritato i gradi di luogotenente, laggiu’ nelle fangose trincee delle Fiandre. Uscito in pattuglia notturna con due suoi soldati, venne straziato da una mitragliatrice nemica, da tempo registrata sul punto uscita della trincea avversaria. Roland riporto’ gravi ferite al ventre e spiro’ dopo circa un giorno di agonia.
Il racconto dettagliato dell’accadimento e del successivo rimpatrio degli effetti personali del soldato inglese, e’ narrato in “Testament of Youth” con una ricchezza di particolari ed un semplice, ma immediato trasporto emotivo che raggiunge il cuore del lettore e gli fa quasi sembrare di aver assistito all’intera vicenda con i propri occhi.
Il cammino di “disincanto” di Vera Brittain, giovane borghese mal “protetta” dall’ovattato ambiente “fin-de-siecle” britannico, sara’ destinato a procedere negli anni, attraversando ulteriori durissime prove (Vera perdera’ anche il fratello, Edward, e molti amici d’infanzia durante la Grande Guerra); questo lungo e devastante processo e’ stato anche ricostruito in una interessante versione televisiva, prodotta recentemente dalla BBC anglosassone.
Una piccola, ma grande storia di amore, amicizia e coraggio, che ancor oggi appassiona ed emoziona a guisa di “feilleuton”, ma con tutti i reali e concreti elementi di un’immensa sofferenza umana, propria di tutti coloro che vissero quei tempi.