Una meritoria opera di recupero della memoria viene effettuata con questa che speriamo sia la prima di una lunga serie di opere sui decorati, sia della Prima sia della Seconda Guerra Mondiale. Certamente, la scelta dei decorati da includere nella raccolta è assai ardua, di fronte a centinaia di atti di valore che vanno ben al di là dell’umana immaginazione.
Va riconosciuto al Tarolli di aver compiuto una difficile ma rappresentativa scelta, in quanto sono presenti, ufficiali o soldati che siano, il fante (Baruzzi e Gonzaga del Vodice - addirittura due M.O.), l’alpino (Lunelli - irredento - e Giordana), il bersagliere (Riva Villasanta), il marinaio (Ciano), l’aviatore (Baracca), il granatiere (Setti), l’ardito (Albertini e Tandura), il cappellano (Don Mazzoni - una M.O. nella I ed una M.O. nella II Guerra Mondiale), la donna (Boni Brighenti) e, a comprendere idealmente tutti i caduti, il milite ignoto.
Di ogni decorato si danno cenni biografici, una sintetica esposizione delle sue esperienze di guerra e la motivazione del conferimento, oltre ad essere raffigurati con un pregevole disegno e con alcune foto. Un interessantissima introduzione storico-statistica permette di comprendere la genesi della decorazione, di cui vengono riportati gli statuti, e le modalità di conferimento. Qui vengono analizzati le disparità di frequenza relative al grado, e si fa un interessante confronto sulla provenienza geografica, relativizzata anche ai casi di codardia, aprendo la via ad una serie di considerazioni a volte non propriamente edificanti.
Sette appendici documentali varie, tra cui si segnalano quelle sugli Arditi, sui MAS, sui Volontari Ciclisti Lombardi, completano l’opera.
Recensione a cura di A.L. Pirocchi,
apparsa sul numero 13 della rivista "MILITES",
gentilmente fornita da: Libreria Militare |