BOLLETTINO DELLA GRANDE GUERRA
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Scarica l'intervista pubblicata su: "L'Altopiano, La Voce degli 8 Comuni" - 20 ottobre, 2007
Articolo pubblicato su: "L'Altopiano, La Voce degli 8 Comuni" - 9 febbraio, 2008
Articolo de "IL GIORNO" il 1° Dicembre 2007
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Articolo pubblicato su: "L'Altopiano, La Voce degli 8 Comuni" - 11 Agosto, 2007
Un Cordiale Saluto Alpino al carissimo Amico Giovanni dalle Fusine
Alla ricerca del fante caduto sul monte Rasta
Dal lontano Canada i nipoti di un fante italiano morto ai piedi del monte Interrotto chiedono aiuto per ottenere notizie del congiunto. Nel gruppo di ricerca si inserisce il Giornale Altopiano.
Nome, cognome e qualche data, parte così la ricerca di un soldato di fanteria caduto sull’Altopiano dei Sette Comuni. Un destino purtroppo ricorrente per migliaia di fanti e alpini, colpiti a morte durante i lunghi mesi trascorsi a difesa delle trincee, o negli orribili assalti all’arma bianca per la conquista di una postazione nemica, ignare pedine delle discussioni strategiche degli alti comandi, dove la variabile da considerare non era certo la quantità di truppa sacrificabile per raggiungere l’obiettivo.
Domenico Antonio Rulli, era nato il 22 marzo 1886 a Roccamarice, caporale del 125° Reggimento Fanteria Distretto Militare di Chieti. Oggi, dal Canada dove la famiglia Rulli è emigrata, sono i nipoti Bonnie e Dan a tentare di approfondire la storia che ha visto il nonno protagonista col suo reparto sulle alture che sovrastano la piana di Asiago. Grazie ad internet i parenti contattano Alessandro Gualtieri, appassionato storico e autore del sito www.lagrandeguerra.net, questi coinvolge amici e collaboratori, dopo vari scambi di email pure il Giornale Altopiano è trascinato nella ricerca. Lo scopo è raccogliere il maggior numero di notizie su Rulli e il suo reparto.
Troppo facile sarebbe risultato trovare il suo nome tra i caduti tumulati nel grande Sacrario asiaghese, infatti nessun Rulli è tra i migliaia di nomi che rappresentano quasi una intera generazione di giovani nati alla fine dell’800. Scopriamo comunque che il 125° Fanteria apparteneva alla Brigata “Spezia”, al collo della divisa i soldati portavano mostrine azzurre/blu. Costituito il 1° marzo 1915 con elementi della cosiddetta Milizia Mobile, cioè militari anziani richiamati a prestar servizio nonostante l’avvenuto congedo. Rulli è del 1886, nel ‘15 ha quasi 30 anni, un “veterano” dunque, che salva la ghirba nel settore dell’Isonzo e della Bainsizza. Nel maggio del 1916 il Reggimento è inviato sull’Altopiano. È a questo punto che abbiamo chiesto la collaborazione del presidente asiaghese dei Fanti Marco Ambrosini, e dei coniugi Rigoni Marchetti, quest’ultimi ben informati in materia di lapidi e monumenti commemorativi sparsi sul territorio.
Già sappiamo che il fante è morto in azione l’11 luglio dello stesso anno, (“alle pendici del monte Interrotto”), quindi con ogni probabilità sul monte Rasta. A Strafexpedition terminata, la spallata austroungarica si arresta, le truppe imperiali ha intravisto la Pianura padana solo da lontano, ricomincia l’estenuante guerra di posizione. Importante risulta la segnalazione di Marco Ambrosini che porta sul tavolo delle ricerche il diario/cronaca del tenente Italo Maffei, Pagine di guerra. Il volume venne stampato in prima edizione dalla Scuola Grafica Salesiana di Bologna (data non precisata), poi riproposto in copia anastatica nel 1994 da Tipografia Moderna Asiago. Molti capitoli dell’opera trattano azioni svolte sulle trincee del monte Rasta, occupato dal 125° Regg. Fanteria di cui Maffei era un valido e stimato ufficiale. Vi si leggono situazioni tragiche vissute dal reparto di Rulli, pur non essendo il nostro caporale citato, il testo rappresenta un documento di comprovato spessore per i suoi famigliari canadesi.
I coniugi Rigoni Marchetti, cui spesso siamo ricorsi per altre ricerche e notizie pubblicate sul Giornale Altopiano, informano che non risulta segnato sulle mappe dell’epoca alcun cimitero di guerra sul Rasta, quindi se si esclude una sommaria sepoltura del Rulli durante il conflitto, si può pensare che la sua salma sia stata inumata sul Mosciagh, oppure assieme a centinaia di altri italiani trasportati dietro le prime linee, presso le fosse comuni di Monterovere.
“Le riesumazioni volte a raggruppare le salme al sacrario del Leiten – dice Maria Grazia Rigoni – potrebbero aver fatto il danno maggiore, causando la perdita della piastrina di riconoscimento che avrebbe permesso l’identificazione del caduto. Inoltre non dimentichiamo il passo del libro Strafexpedion di Enrico Acerbi, dove dalla Relazione Ufficiale Austriaca si evince che il numero dei morti italiani era tale che, una volta assestati sulle linee difensive, si ritenne indispensabile bruciare i corpi con ogni espediente, legna o liquidi infiammabili, per limitare almeno in parte l’odore nauseabondo che scaturiva dalla loro decomposizione, una soluzione forse triste e irriverente, ma necessaria”.
Con questi presupposti i nipoti di Domenico Antonio Rulli si apprestano gli ultimi giorni di agosto a raggiungere l’Italia e quindi l’Altopiano, ad accoglierli ci sarà una semplice ma sentita cerimonia durante la quale il presidente della locale sezione Fanti consegnerà loro una copia del diario reggimentale del 125°. Nel prossimo numero del Giornale documenteremo la loro visita sui luoghi che hanno visto il nonno protagonista sfortunato de Primo conflitto mondiale.
Giovanni Dalle Fusine |
Articolo pubblicato su: "L'Altopiano, La Voce degli 8 Comuni" - 25 Agosto, 2007
Un Cordiale Saluto Alpino al carissimo Amico Giovanni dalle Fusine
Sulle Orme dei Padri – Dal Canada a Monte Rasta
(articolo di Giovanni dalle Fusine,
apparso sulla testata giornalistica "L'Altopiano", il 25 Agosto 2007)
Domenica 2 settembre, alle ore 10:30, davanti al Museo della Grande Guerra di Canove - Asiago, si terra la cerimonia in onore del Fante Domenico Antonio Rulli, caduto nel 1916 sull’Altopiano di Asiago. Saranno presenti molte autorita’ e figuranti in divisa.
E’ fissato per il 2 settembre l’incontro tra i famigliari del Caporale Domenico Antonio Rulli, caduto nell’agosto del 1916, e una rappresentanza di autorita’ locali altopianesi. La ricerca storica, relativa al caporale Rulli, e’ stata sviluppata e portata a termine da piu’ parti, con una minuziosa raccolta di dettagli sul caduto – all’epoca inquadrato tra le fila del 125 Reggimento, Brigata “Spezia”. Grazie all’operato di associazioni d’Arma e appassionati del Primo Conflitto Mondiale, si e’ riusciti a ricostruire le ultime vicende del reparto del Fante Rulli – tutto il materiale verra’ consegnato ai parenti domenica 2 settembre, nel corso di una cerimonia in programma presso il piazzale del Museo di Canove.
Comunita’ Montana Spettabile Reggenza e Alpini, unitamente alla Sezione Fanti Altopiano 7 Comuni e molte altre autorita’ locali, hanno gia’ confermato la propria adesione. Molte altre personalita’ si sono messe in contatto con la testata giornalistica “L’Altopiano”, per ottenere informazioni e confermare la propria presenza, tra queste il Colonnello Stefano Basset del Museo delle Truppe Alpine di Trento, lo storico Avv. Alberto Zanca, nonche’ numerosi gruppi Alpini dell’Altopiano e di centri fuori provincia. E non manchera’ l’Amministrazione Comunale di Roana per la quale l’Assessore Roberto Tortora fara’ le veci del Primo Cittadino. Data la scarsa conoscenza della lingua italiana degli ospiti canadesi, sara’ fondamentale l’opera di Alessandro Gualtieri, ideatore del sito internet www.lagrandeguerra.net, grazie al quale dai primi contatti con il Canada si e’ messa in moto la ricerca. Alessandro Gualtieri sin da sabato 1 settembre si occupera’ di accompagnare i pronipoti emigrati oltre oceano sui luoghi che videro nonno Rulli colpito a morte in prima linea nell’estate del secondo anno di guerra. Quello che si andra’ a porre in essere, quindi, e’ un viaggio a ritroso nel tempo, compiuto tra le trincee del Monte Rasta, dell’Ossario Leiten ove riposano migliaia di soldati della Grande Guerra, ed il Museo di Canove, esaustiva collezione storica di quanto il conflitto ha lasciato sui 7 Comuni.
Giovanni dalle Fusine |
Un incontro di fine estate
per non dimenticare un caduto della Grande Guerra
(articolo di Antonio Dinali,
apparso su "Naia Scarpona" N.3 - Dicembre 2007)
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Articolo pubblicato su: "L'Altopiano, La Voce degli 8 Comuni" del 7 Aprile, 2007
Un Cordiale Saluto Alpino al carissimo Amico Giancarlo Albertin e a tutti gli Amici di Canove e dell'Altopiano di Asiago
Articolo pubblicato su: "Il Giornale di Vicenza " del 15 Aprile, 2007
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