Le Edizioni Gino Rossato, da sempre fucina prolifica di testi particolarmente topici e pertanto indubbiamente interessanti e destinati anche al pubblico più esigente, pubblica finalmente anche un pregevole saggio sulle gesta del Corpo di Spedizione Britannico (B.E.F. - British Expeditionary Force) sull'Altopiano di Asiago - teatro di guerra particolarmente importante nel primo conflitto mondiale.
"Il giorno in cui si scatenò qui l'inferno, colpito da granata ai piedi del nostro posto di osservazione sull'abete a Cima del Taglio, morì uno dei migliori della nostra Batteria, un caporale segnalatore che aveva lavorato ,come ferroviere in America, e prima ancora come impiegato ferroviario nelle Midlands. Ora è anche lui sepolto nella stupenda Valletta Barenthal, lungo la strada da Pria dell'Acqua a San Sisto". Così recita una toccante testimonianza di uno dei molti "Tommies" anglosassoni che servirono, in seguito alla cocente disfatta di Caporetto, ad arginare la valanga austriaca lanciata anche alla conquista totale delle ultime roccaforti alleati prima della pianura vicentina.
Pregevolissima, oltre alla esaustiva narrazione storico-militare del volume, anche la menzione alla tragica e toccante vicenda dell'infermiera britannica Vera Brittain, legata inscindibilmente all'Altopiano di Asiago.
A Caltrano, una pietra rinvenuta in una cantina rivela un epitaffio dedicato a Dinks, ucciso accidentalmente nel luglio 1918; Inglesi e Scozzesi si affezionarono alla loro mascotte al punto di erigergli una tomba. Dinks era "solo" un babbuino. Storie minime si intrecciano con nomi famosi, sconosciuti militari inglesi lasciano appunti al pari di Norman Gladden, Vera Brittain, Hugh Dalton. I "Tommies" si battono come leoni lungo la Val d'Assa, e a Caltrano, annebbiati da vino e whisky, pretendono di comprare il cappello di un carabiniere, o annegano nella roggia verso Chiuppano; frammenti di vita quotidiana aggrovigliati a momenti epici. Britannici tra Altopiano di Asiago e pedemontana vicentina, una storia nella Storia.
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