Mathilde, mentre aspetta il ritorno del fidanzato Manech, che combatte al fronte, ma viene a sapere che è uno dei cinque soldati che sono stati condannati da una corte marziale e abbandonati nella terra di nessuno tra le trincee francesi e quelle tedesche.
Incapace di accettare l’idea di aver perduto per sempre il sua grande amore, Mathilde inizia uno straordinario viaggio alla scoperta di ciò che è accaduto…
Questo film parla d’amore e viene proposto come un buon romanzo di passioni di celluloide, ma si trova costretto a descrivere anche una grande e terribile; si vuol proporre, a tratti, come un giallo o come un classico film Noir, ma dopo due abbondanti ore di proiezione ancora ci si puo’ interrogare su cio’ che in effetti si e’ visto.
Diretto da Jean-Pierre Jeunet (“Amélie”), interpretata da Audrey Tautou e tratta dal famoso romanzo di Sebastien Japrisot, "Una Lunga Domenica di Passioni" è un artifizio cinematografico di alta qualita’, che riesce a incollarci alla poltrona.
La Tautou e’ bravissima nel dar vita e voce a quei visi scolpiti nei cameo di un secolo fa, la sceneggiatura e i visi stessi degli attori sembrano proprio “colorati” da una foto d’epoca, mentre la fotografia e’ a dir poco inebriante.
Tutto questo se vi interessa la Grande Guerra, altrimenti si rischia di perdersi dentro ad un capolavoro tanto raffinato, quanto ricercato, senza tuttavia percepirne il valore. Un altro merito del film è la cura dei dettagli. Jeunet ha consultato tutti gli archivi a disposizione, esaminando tutte le immagini disponibili sulla guerra, comprese fotografie, quotidiani e documentari. La terra di nessuno tra le linee tedesche e francesi è stata completamente ricostruita attraverso lo scavo di crateri di granate e la sistemazione di fogliame e alberi sradicati sulla linea dell’orizzonte – la sola scena iniziale sarebbe da rivedere ad oltranza per scoprirne tutti i dettagli (quanti riescono a vedere la testa mozzata del cavallo trai rami di un albero, alla prima visione?).
Il regista è riuscito a farci sentire l’odore del fango, delle incerate gocciolanti, delle uniformi bagnate e pesanti dei soldati francesi. Per tutte queste ragioni “Una lunga domenica di passioni” è un film assolutamente da non perdere. |