“Niente di nuovo sul fronte occidentale” e’ stato realizzato in ben due versioni cinematografiche, seguendo abbastanza fedelmente il capolavoro di Erich Maria Remarque dal titolo omonimo.
Ho scelto di presentare la prima versione originale del 1930, in quanto riesce perfettamente a catturare tutta la tragicita’ e l’angoscia espressa nel romanzo di Remarque, senza scadere grossolanamente nel film di “cassetta” che corrisponde alla seconda trasposizione cinematografica del 1979.
Considerando che il cinema del 1930 era rigorosamente in bianco e nero e senz’audio, (con un semplice accompagnamento musicale e qualche didascalia), l’eccellente risultato finale si impreziosisce ulteriormente.
Se si e’ letto il libro non si avra’ alcuna difficolta’ a tradurre le poche righe in inglese nelle didascalie, ne’ a seguire la trama che si snoda attraverso le vicissitudini di 4 anni di conflitto, viste dalla parte della Germania, attraverso gli occhi di Remarque (che servi’ appunto nelle trincee del Belgio fino al termine del conflitto).
“Niente di nuovo sul fronte occidentale” non e’ un film di guerra, bensi’ una condanna alle assurdita’ di qualsiasi conflitto, che contrappone gli orrori delle trincee e della cosiddetta “guerra di materiali”, alla violazione dell’innocenza delle giovani reclute gettate senza alcun ritegno nel terribile calderone.
Ci viene in mente il “Platoon” di Oliver Stone degli anni ’80, dove concetti senza tempo e precisamente validi e tipici di ogni popolazione in guerra, vengono riproposti anche all’epoca di un altro tragico e terribile conflitto nel Sud-Est Asiatico.
Lo spettro della morte improvvisa e brutale grava su ogni scena di “Niente di nuovo sul fronte occidentale” che, con il suo tragico e terribilmente gratuito, ma pertanto certamente realistico, epilogo, ci aiuta a capire ancora una volta quanto sia stato inutile e terribile lo spargimento di giovane sangue per quattro lunghissimi anni di guerra.
Purtroppo, al momento questo DVD non risulta essere disponibile con traduzione in Italiano, anche se, come ripeto, se si e' letto il libro non si incontrano particolari difficolta' di comprensione.
“Niente di nuovo sul fronte occidentale” (All quiet on the western front)
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