Il territorio delle Prealpi Vicentine, nello straordinario scenario montano e pedemontano incluso tra i limiti naturali che cingono a ovest la vallata dell'Agno e ad est quella del Brenta, è ancor oggi fortemente contrassegnato dalle testimonianze di uno degli episodi più tragicamente importanti della storia dell'umanità: la Grande Guerra. Questo contesto, geograficamente omogeneo, fu l'unico dell'intera fronte a subire ininterrottamente per tutti i quarantun mesi le sorti di uno stato di belligeranza, divenendo teatro di alcune tra le più sanguinose battaglie combattute durante il conflitto culminate con la grandiosa "Offensiva di Primavera" del maggio - giugno 1916, meglio nota con il nome di Strafexpedition, che rappresentò probabilmente la più grande battaglia che si sia mai combattuta in montagna. Combattimenti che provocarono la morte di migliaia di soldati, la devastazione del territorio e la pressochè totale distruzione di paesi e contrade e con essi il profugato che costrinse le popolazioni ad abbandonare le proprie case e cercare conforto altrove. I segni di quell'immane conflitto appaiono ancor oggi in tutta la loro evidenza e costituiscono, nel loro insieme, un tessuto di forme ed opere che, pur a novant'anni di distanza, manifesta ancora una straordinaria forza evocativa e di connotazione del territorio. In questi luoghi, forse più che altrove, la natura è natura trasformata dagli uomini, è storia. Un territorio, dunque, che assume il significato di memoria collettiva, il valore di bene culturale.
La cartina escursionistica e panoramica in oggetto, propone una chiara, dettagliata e preziosa panoramica degli itinerari sviluppati nel coprensorio del monte Ortigara, l'ormai leggendaria "terra sacra degli Alpini". Questa cartina panoramica è stata scrupolosamente approntata con la collaborazione di perfetti conoscitori del territorio.
La tutela e la valorizzazione di questo patrimonio è qui presentata attraverso l'ecomuseo della grande guerra delle prealpi vicentine; un museo sull'ambiente e sull'uomo in cui l'analisi e l'interpretazione delle drammatiche vicende che si sono compiute, ha senso solo in rapporto alla lettura di questo straordinario territorio storico. L'obiettivo generale che il progetto persegue è quello di una "messa in opera della memoria" che punti a recuperare, prima ancora dei resti materiali, la testimonianza dei fatti. Un approccio "leggero" volto a conservare e rendere leggibile ciò che ancora rimane delle opere realizzate dagli eserciti belligeranti durante la Grande Guerra, mettendo a sistema le specificità e le potenzialità presenti sul territorio. Ciò nella consapevolezza che, la diversità di questi luoghi è un patrimonio irriproducibile e la scomparsa delle opere in essi custodite rappresenterebbe una perdita secca e irreparabile, non solo per la memoria della Grande Guerra, ma anche per l'identità stessa dei territori che le contengono. Una valorizzazione storica del territorio dunque, che si accompagna da un lato ad una complessiva riqualificazione ambientale dei luoghi, e dall'altro, ad un più generale programma di promozione e comunicazione strutturato su un sistema integrato di Centri informativi, distribuiti sul territorio. |