Il Piano Schlieffen, era il piano strategico dello Stato Maggiore Tedesco, messo in atto durante la prima guerra mondiale, per conseguire la vittoria sul fronte occidentale contro la Francia. Prende il nome dal suo autore, Alfred Graf von Schlieffen. In pratica prevedeva una rapida mobilitazione tedesca, l’inevitabile violazione della neutralità di Olanda e Belgio, e il rapido e massiccio dilagare delle truppe tedesche attraverso le Fiandre e verso Parigi, facendo perno sulla debole tenuta dell'ala sinistra delle posizioni francesi in Alsazia-Lorena.
A seguito della rapida sconfitta della Francia, Schlieffen prevedeva di poter spostare l'attenzione tedesca sul fronte orientale.
Schlieffen aggiornò regolarmente i dettagli del suo piano generale con dedizione, anche dopo essersi ritirato dallo Stato Maggiore, nel 1905; ma il suo successore, Helmuth von Moltke (il giovane) indebolì l'esecuzione del piano nell'agosto del 1914, all’inizio del conflitto, evitando l'invasione dei Paesi Bassi, indebolendo così l'ala destra dello schieramento tedesco, e mantenendo delle forze nella Prussia Orientale che era sotto minaccia.
La caparbia resistenza francese, coadiuvata dalla rapida mobilitazione della British Expeditionary Force, contribuì anch'essa al fallimento del piano nel 1914. Anche ritardi portati dalla resistenza dei Belgi, dalle forze francesi e britanniche, e dalla inaspettatamente rapida mobilitazione della Russia, sconvolsero i piani tedeschi.
La Russia attaccò la Prussia Orientale, deviando così forze tedesche previste per il fronte occidentale. La Germania sconfisse la Russia in una serie di battaglie collettivamente conosciute come Battaglia di Tannenberg, ma questa diversione, permise alle forze francesi e britanniche di fermare l'avanzata tedesca su Parigi nella Prima battaglia della Marna (Settembre 1914), mentre gli Imperi Centrali (l'Impero Germanico e quello Austro-Ungarico) furono costretti a combattere una guerra su due fronti.
Anche se molti teorici e studiosi contemporanei sostengono che il Piano sarebbe comunque fallito, a causa di gravi vizi intrinseci iniziali, una versione modificata dei concetti di Schlieffen si dimostrò efficace sullo stesso terreno, con la sconfitta della Francia nel 1940.
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