Verdun: dieci mesi di lucida follia assassina nel più assurdo massacro della prima guerra mondiale: quasi un milione di morti, il campo di battaglia con la maggiore densità di caduti per metro quadrato.Tramonta definitivamente la strategia del movimento e dell'aggiramento.
Il 21 Febbraio del 1916 alle ore 16.45 le armate del Kronprinz scatenarono la prima offensiva, una preparazione d'artiglieria imponente aprì la strada all'avanzata delle fanterie tedesche. Si calcola che nel periodo dal Febbraio a Dicembre furono scaricate sulla zona di Verdun circa 21.000.000 granate di tutti i calibri.
 Paesi che prima del 1914 sorgevano nei pressi della Mosa furono letteralmente cancellati. Chi si avvicina alla storia della lunga offensiva di Verdun, voluta dal Generale Falkenhayn per “dissanguare la Francia", puo’ trovare in questo libro un completo ed approfondito viatico, che analizza i molti mesi di battaglia in ogni singolo particolare.
Partendo dall’attenta e doverosa analisi dell’"Elan Vitale”, lo spirito squisitamente offensivo francese, che pervase anche l’atteggiamento dell’Intesa, Alistair Horne passa poi a spiegarci le ragioni del rancore covato dai “poilus” sin dal 1870, quando la Francia perse Alsazia e Lorena, per poi dissezionare le mire strategiche e politiche dello stesso Falkenhayn.
Quest’ultimo inseguiva probabilmente ben piu’ di una semplice, schiacciante vittoria militare, anche se, come vuole l’animo umano, tendette a minimizzare la portata del suo disegno, quando ne constato’ il fallimento. Horne scende poi in campo, lassu’ nel “Bois de Cadre”, in compagnia dei poveri “Chasseurs” del Colonnello Driant, massacrati dall’inferno di fuoco scatenato dalle prime artiglierie tedesche, per poi descrivere, passo dopo passo, ogni singolo scontro, controffensiva, cattura di importanti roccaforti, fino all’assedio vero e proprio del piccolo borgo di Verdun.
Mirabile la narrazione, dettagliata e puntualmente cronologica, delle sorti di Fort Douamont e For Vaux, cosi’ come quella dei successivi, disperati scontri sul “Mort Homme” e nella “Tranchee des baionettes”. Ampi spazi sono dedicati alla figura di Philip Henri Petain, “salvatore della Francia”, e alla “Via Sacra” da lui voluta, per rifornire continuamente l’immane sforzo bellico concentrato sulla Mosa. Ma anche personaggi apparentemente secondari alla narrazione (Nivelle, Mangin, Joffre, Knobelsdorf, de Castelnau, ecc.) vengono trattati con grande rispetto dall’indagine di Horne, che spazia dunque a trecentosessanta gradi.
Il Prezzo della Gloria riesce ad adottare splendidamente i canoni storiografici britannici, mantenedo tuttavia uno stile narrativo coinvolgente e di sicuro impatto emotivo. Una lunga cavalcata che ci porta fino a poche settimane dall’inizio dell’offensiva inglese sulla Somme, sviscerando praticamente tutte le vicende che interessarono uno dei teatri di guerra piu’ terrificanti, ma anche particolarmente interessanti dal punto di vista della ricerca de della ricostruzione storica. |
