Aristide Briand fu il Primo Ministro francese piu’ longevo, in termini di carriera politica, di tutta la Grande Guerra: ricopri’ infatti tale carica nel 1909, 1911, 1913, 1915-1917, 1921-22.
Originario di Nantes, Briand studio’ Legge e inizio’ da giovane a simpatizzare per la sinistra francese. Fu autore di numerosi articoli di chiara ispirazione socialista, prima di diventare co-fondatore del periodico l’Humanite nel 1904, insieme a Rene Viviani e al leader socialista Jean Jaures. Briand entro’ a far parte della coalizione poitca di Georges Clemenceau nel 1906, ricoprendo la carica di Ministro della Pubblica Istruzione e del Culto religioso.
Divenne Primo Ministro nel 1909, anche se la sua decisione di accettare tale incarico gli costo’ l’espulsione dal partito socialista – in seguito a cio’ il governo francese durante tutto il Primo Conflitto Mondiale rimase particolarmente scevro di ogni tipo di influenza socialista e democratica. Briand inoltre, tradi’ le sue origini politiche anche reprimendo drasticamente alcuni scioperi indetti dal Partito Socialista, costringendo, di volta in volta, tutti i partecipanti ad arruolarsi obbligatoriamente nell’esercito e abbandonare in tal modo ogni velleita’ politica e insurrezionale.
Infine, lo stesso Briand decise di prolungare il periodo di ferma per i militari, allontanandosi ulteriormente da qualsiasi credo socialista e attirandosi ulteriori risentimenti da parte dei suoi ex-compagni di partito. Subito dopo l’inizio della Grande Guerra, Briand fece di tutto per convincere Joseph Joffre a dirigere lo sforzo bellico principale in favore dell’alleato russo, sul Fronte Orientale – non riusci’ nel suo intento, ma alla successiva caduta del governo diretto da Rene Viviani (reputato incapace di controllare l’onnipotenza di Joffre), venne chiamato a ricoprire il ruolo di nuovo Primo Ministro (cio’ avvenne anche grazie alle sue simpatie con il Presidente Poincare).
Joffre venne comunque rilevato dal comando dell’esercito francese, soprattutto in seguito al duro colpo ricevuto a Verdun che rischio’ di far vacillare anche lo stesso governo presieduto da Aristide Briand. Quest’ultimo cerco’ di brillare nuovamente, ma questa volta della luce riflessa del nuovo Comandante Militare, Nivelle, che ammalio’ il governo e la stessa Nazione con le sue promesse di sicura e decisiva vittoria.
Alcuni franchi tiratori di Clemenceau non riuscirono a far cadere Briand neanche dopo il suo rifiuto di reprimere in alcun modo i primi moti pacifisti francesi ed eliminare i responsabili delle prime trattative di armistizio, abbozzate con la Germania.
Il successivo, inutile bagno di sangue perpetrato da Nivelle, durante l’offensiva sull’Aisne e sul Chemin-des-Dames, fecero infine cadere Aristide Briand, che dovette cedere la sua carica di Primo Ministo a Georges Clemenceau. Ri-eletto Primo Ministro dopo la Grande Guerra, Briand ricopri’ in seguito la carica di Ministro degli Esteri dal 19126 fino alla sua morte, avvenuta nel 1932.
Riscopri’ le sue origini socialiste, fu attivamente impegnato nell’ambizioso, ma fallimentare progetto della “Lega delle Nazioni”, voluto dal presidente americano Wilson, e si professo’ pacifista ad oltranza, meritevole addirittura del Premio Nobel per il suo sostegno al processo di riappacificazione tra Francia e Germania dopo il Primo Conflitto Mondiale.