Recita una delle tantissime testimonianze dei soldati francesi, gettati nel diabolico tritacarne di Verdun: ”Se non avete visto Verdun, non avete visto niente della guerra”.
Alla vigilia di Natale 1915 Eric von Falkenhayn presenta al Kaiser un memorandum per l'attacco a ovest. L'obiettivo sarà il tranquillo settore meridionale di Verdun, che la propaganda francese ha dichiarato imprendibile.
Il 21 febbraio 1916 l'artiglieria prende a martellare le posizioni francesi. Per tre giorni i tedeschi investono le linee nemiche. Fanno pochi progressi, ma il morale dei francesi è a terra – vengono calcolati circa 2 milioni di proiettili, lanciati solo nelle prime 9 ore di bombardamento (in circa 20 chilometri quadrati di zona di combattimento).
I tedeschi quindi attaccano, provando per la prima volta tecniche di infiltrazione, supportate da due terribili armi: i gas e i lanciafiamme (che fanno la loro prima apparizione proprio a Verdun). Il 25 cade il bastione centrale delle difese di Verdun, il forte Douaumont (lasciato pressochè indifeso già dall’inizio della guerra, erroneamente considerata veloce ed esclusivamente di movimento).
Politicamente tuttavia, Verdun non può cadere e proprio su questo si basa la strategia di von Falkenhayn, ideata per dissanguare l’esercito francese. Lo Stato Maggiore francese decide di resistere a qualsiasi prezzo affidando il settore a Philippe Pétain. Questi lancia una serie di furiosi contrattacchi, alimentati dai rinforzi che arrivano lungo la Voie Sacrèe (la “Via Sacra”): una strada battuta dall'artiglieria, ma unica via di collegamento al fronte, che i francesi fanno percorrere a circa 20.000 uomini al giorno e un autocarro di rifornimenti ogni cinque secondi. "Ils ne passeront pas" è la parola d'ordine di Petain: Verdun diventa il simbolo della Francia, del suo onore e della follia della guerra. Lo scontro, violentissimo e senza quartiere (si arrivò spesso agli attacchi alla baionetta e a selvaggi confronti a mani nude) si protrasse fino all’ottobre del 1916 quando, entrambe le fazioni si arresero di fronte al reciproco sfinimento e a circa 300.000 soldati caduti per parte.
La mappa del settore di Verdun
Approfondimenti:
Verdun 1916: il Fuoco, il Sangue, il Dovere
La battaglia di Verdun
Visitare Verdun
La Strategia di Henry Philippe Petain
La Strategia di Eric von Falkenhayn