Godwin Brumowsky fu l’asso dei cieli Austro-Ungarico. All’inizio della Grande Guerra, Brumowsky era un ufficiale di artiglieria e, dopo essersi distinto sul fronte orientale, durante i primi scontri con l’esercito russo, chiede ed ottenne il trasferimento nell’arma aerea nascente austro-ungarica.
Si fece le ossa come osservatore e si guadagno’ finalmente il titolo di pilota nel luglio del 1916.
Ben presto, abbattuti in brevissimo tempo ben 5 velivoli italiani, ricevette la medaglia d’oro al valore e, dopo aver studiato da vicino l’organizzazione delle “Jasta” tedesche, organizzo’ il primo vero squadrone di caccia per la duplice monarchia.
Anche Brumokwsy scelse come velivolo da combattimento per eccellenza l’Albatros D.III, lo stesso cavallo di battaglia adottato dagli squadroni del “circo volante” del Barone Rosso.
Distintosi anche come vero leader e ottimo stratega, Brumowsky venne incaricato di comandare tutte le squadriglie di caccia dislocate sul settore dell’Isonzo, fino al termine del conflitto.
Non mori’ in combattimento, bensi’ in un tragico incidente aereo, nel 1936, nei pressi di Amsterdam.
Approfondimenti:
Il Circo Volante
Brevi cenni storici sui dirigibili
Arte della Guerra aerea