Un dirigibile è un veicolo aeronautico che deve la massima parte della sua portanza a un gas più leggero dell'aria, di solito l'elio, contenuto nel suo involucro.
Una spinta addizionale può essere ottenuta da propulsori vettoriali (orientabili), ma dato che la massima parte dipende dall'elio, i motori servono principalmente per dirigere il veicolo nell'aria e produrre l'energia per i sistemi di bordo. Il risultato è una considerevole economia di carburante se paragonato ai velivoli più pesanti dell'aria. E inoltre permette al dirigibile di essere più in armonia con le esigenze dell'ambiente.
Gia' nel XVI secolo, Leonardo Da Vinci fu il primo ad intuire il potere ascensionale dell'aria calda. Durante gli anni trascorsi a Roma fece esperimenti facendo volare sottili vesciche riempite con il fiato.
Il primo dirigibile nel senso moderno del termine nacque nel 1884 grazie a Charles Renard e Arthur Krebs: un italiano, Antonio Vicini, sostenne però che il dirigibile dei francesi era del tutto simile al suo progetto presentato dieci anni prima al Reale Istituto Tecnico di Milano e alla Societé Française de Navigation Aérienne ma non realizzato per mancanza di finanziamenti.
Con l'invenzione del motore a scoppio di Daimler, basato anche su quello brevettato dagli italiani Barsanti e Matteucci, i dirigibili cominciarono finalmente ad essere tali, potendo contare su un migliore rapporto tra peso e potenza dei motori installati.
La deflagrazione europea dell'estate 1914 diede ulteriore impulso anche allo sviluppo di queste nuove tecnologie di volo, cosi' come a qualsiasi altra strumentazione ed appicazione civile che potesse esser convertita in applicazione bellica. Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale la flotta italiana, con dodici dirigibili, era la terza dopo quelle di Germania e Francia.
Approfondimenti:
Il Circo Volante
Brevi cenni storici sui dirigibili
Arte della Guerra aerea