Decine di musei, raccolte importanti che usufruiscono del finanziamento tanto di piccole Amministrazioni Comunali, quanto di Enti pubblici a livello provinciale e regionale; esigue esposizioni con pezzi ricercati, a volte rari, frutto della passione di singoli esperti, curatori di una memoria legata alla Grande Guerra. È questa il tema dell’ultima pubblicazione di Alessandro Gualtieri e Giovanni Dalle Fusine, due autori il cui sodalizio letterario è da tempo centrato sul primo conflitto mondiale.
Si tratta di un bacino immenso di dati a cui gli storici possono far riferimento, un patrimonio culturale che per volume supera l’etnografia e compete irriverentemente con le più effimere gallerie d’arte, dove ad essere esaltata è la bellezza di quadri e sculture.
Il volume, disponibile in formato elettronico, raccoglie i dati di cento musei sparsi nel territorio italiano, un numero di collezioni tematiche non riscontrabile in altre nazioni, a testimonianza di quanto sia tenuta tuttora in considerazione quella guerra consumatasi quasi un secolo fa. Si tratta di un censimento a schede con informazioni su contatti ed orari di apertura delle singole realtà museali, distribuite dalle Alpi alla Calabria, isole comprese. Si tratta di un bacino immenso di dati a cui gli storici possono far riferimento, un patrimonio culturale che per volume supera l’etnografia e compete irriverentemente con le più effimere gallerie d’arte, dove ad essere esaltata è la bellezza di quadri e sculture.
Alla presente guida non si guardi come punto d’arrivo, essa ha il compito di levarsi a solida ed esaustiva base di partenza per un viaggio didattico-turistico a ritroso nel tempo, tra i meandri di quella che fu la prima vera conflagrazione post-risorgimentale, ricca di mezzi ma povera di razionalità strategica, dove il valore di monti e valli era quantificabile solo in termini di vite spese per la conquista. D’altronde si sa, è nell’indole umana distruggere per creare. Fondamentale perciò è questo “punto di ripristino” donde progredire guardando avanti, con l’esperienza di chi ci ha preceduto, facendo tesoro dei sacrifici stoici, voluti o subiti che fossero. L’opera di censimento di Gualtieri e Dalle Fusine finalmente copre tutto il territorio, colmando la lacuna dei precedenti lavori sempre limitati al Nord Italia e alle collezioni maggiori, e non poteva essere altrimenti dato che le tracce di chi ha combattuto sono ancora reperibili ovunque, dai campi di battaglia degli Altipiani e del Carso, alle soffitte polverose d’oltre Po, donde qualcuno ha tolto l’elmetto dell’avo e la sua sbiadita foto in bianco e nero, per esporla alla pubblica ammirazione, a perpetuo ricordo.
La pubblicazione si è avvalsa nella sua stesura della collaborazione di vari Enti, tra questi gli Assessorati alla Cultura comunali e provinciali e Uffici regionali di Promozione Turistica. Introduce l’opera una prefazione del Generale di Corpo di Armata Enzo Climinti Nicolussi, membro della Società Italiana di Storia Militare, Ispettore “Onorario” del Ministero dei Beni Culturali.
G.D.F.
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