La Grande Guerra 1914-1918

 

L'AVIAZIONE DELLA GRANDE GUERRA > AEROPLANI

CRONOLOGIA - PILOTI- DIRIGIBILI

Spad VII

Il miglior caccia francese di tutta la Prima Guerra Mondiale. Il nome SPAD deriva da “Société Pour les Avions Déperdussin”, dal nome dell’industriale belga Armand Deperdussin, che dovette poi cedere la sua attivita’ a Louis Bleriot nel 1914.

Quest’ultimo, non volendo perdere il buon nome che la SPAD si era conquistata, la rinominò "Société Anonyme Pour l'Aviation et ses Dérives", mantenendo inalterato l'acronimo SPAD.

Lo SPAD VII fece il suo primo volo nel Luglio del 1916. L'aeroplano riscosse subito un enorme successo, essenzialmente dovuto alla sua eccezionale robustezza, derivata dalla costruzione "a guscio" che, a discapito di un minimo incremento nel peso, gli permetteva di sopportare fattori di carico elevatissimi, riprendendosi senza danni da picchiate che avrebbero disintegrato qualsiasi altro velivolo. Agile e velocissimo in picchiata, tuttavia non riusci’ mai a virare con la stessa manovrabilita’ della maggior parte dei velivoli tedeschi.

La tattica di combattimento che meglio sfruttava le caratteristiche dello SPAD era il tipico "colpisci e fuggi": partendo da un discreto vantaggio di quota ci si lanciava in picchiata alla massima velocità sui bersagli, utilizzando poi lo slancio per allontanarsi prima che questi avessero modo di reagire.

Lo SPAD VII incontrò decisamente più successo presso i piloti Francesi che non presso gli inglesi. Questo fu probabilmente dovuto alle diverse tattiche adottate durante i combattimenti aerei.

Lo SPAD ebbe invece un successo notevole presso le aeronautiche statunitensi e italiana (celeberrimo lo SPAD VII col cavallino rampante di Francesco Baracca)

Approfondimenti:
Il Circo Volante
Brevi cenni storici sui dirigibili
Arte della Guerra aerea

 

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