La Grande Guerra 1914-1918

 

 

APPROFONDIMENTI

GLI ALPINI DI DIO

Cappellani con la penna nera, sempre pronti a condividere i pericoli delle battaglie, le insidie della montagna, ridando fiducia con parole di Fede

Cappellano militare tra gli AlpiniChiedete quante volte gli alpini reduci delle guerre si sono commossi alle parole di un cappellano, che aveva come loro la pelle bruciata dal sole riflesso sulle nevi, e le nocche segnate da sassi e rovi, vi risponderanno: “Sempre!”. Preti con la penna nera sul cappello, intenti a proferir sermoni sull’eloquenza della montagna, sulle grandi verità della Fede, degli affetti famigliari. Se i caduti potessero parlare darebbero la stessa risposta per dire quanto conforto è giunto a loro da questi soldati armati solo di una croce nera sul petto e di eroico altruismo, sempre pronti a raccogliere con religiosa pietà i desideri del morente per trasmetterli a chi, rimasto a baita, avrebbe atteso notizie del congiunto. Un mestiere difficile quello del cappellano militare, per dirla con le parole di David Maria Turoldo: “Costretto ad esercitare tra l’odio della guerra, e cioè in mezzo ad un evento nero, diabolico, che è quanto di più anticristiano si possa immaginare. Pensate ad un prete, un prete vero, autentico, vedetelo mentre benedice armi, mentre esorta soldati perché facciano il proprio dovere. E questo mentre dall’altra parte del fronte un altro sacerdote benedice i suoi”.

Un generale degli alpini scrisse: “La loro missione non si limitò a soccorrere i feriti, a benedire i caduti e a dar loro sepoltura, essi furono compagni indivisibili degli alpini nelle ore della battaglia, nell’ardimento del sacrificio. Più volte furono visti prendere il posto degli ufficiali caduti e rincorare e ricondurre la truppa all’assalto”.

Se gli elogi si sprecano per il loro operato durante il primo conflitto, altrettanti vanno spesi per la Seconda Guerra Mondiale che vide il sacrificio generoso di decine di sacerdoti ingoiati dalle gelide steppe russe, o soppressi dalla prigionia. Parlano per loro le circa 150 ricompense al valore assegnate e la riverente devozione che gli alpini mostrano verso questi “compagni d’arme”.

G.D.F.

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Approfondimenti Multimediali:

Cofanetto La Grande Guerra 1914-1918

 

 

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