II Museo degli Alpini, voluto a Trento per le nobili tradizioni risorgimentali della città e per i molti Eroi e martiri che essa ha Offerto alla Patria, allo scopo di ricordare agli Italiani di oggi e delle future generazioni la dedizione, i sacrifici, gli atti di eroismo, sorretti dalla fede negli ideali, che le Truppe Alpine hanno sempre offerto, tanto in Guerra come in tempo di pace, nei molteplici interventi umanitari in soccorso a popolazioni civili in Italia e all'estero. I cimeli ed i documenti esposti nel Museo devono essere visti, pertanto, non solo come documentazione storica, né tanto meno come celebrazione della guerra e dei suoi orrori, ma devono suscitare nel visitatore sentimenti di umana pietà per il sacrificio di tanti uomini e momento di riflessione.
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IL PROGETTO INIZIALE : L'ACROPOLI ALPINA
Il Museo Storico degli Alpini è insediato in un imponente scenario naturale, sulla rocca del Doss Trento (o "Verruca"), che domina la città e che ospitò importanti insediamenti preistorici. Con l'imperatore Augusto, e particolarmente durante le invasioni barbariche, ebbe funzione di accampamento fortificato delle genti che venivano man mano insediandosi ai margini della piana dell'Adige.
Sulla parte più alta del Doss sorgeva una chiesa paleocristiana di cui è rimasta la traccia perimetrale. Durante il dominio austriaco, la "Verruca faceva parte della piazzaforte di Trento ed era stata adattata a polveriera militare.
Nel luglio 1916, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Boselli, propose al Parlamento che fosse eretto un monumento a Cesare Battisti a Trento. Nel 1921 il progetto di legge fu approvato e nel 1935, su disegno dell'architetto Ettore Fagioli, il Mausoleo battistiano venne portato a termine. Costruito tutto in pietra trentina, il monumento è composto di tre parti: il basamento, alto 5 metri, le colonne, 12 metri, e la trabeazione, alta 3 metri; nel centro la grande ara di porfido di Paneveggio; sotto, il vasto ipogeo con la tomba ed il busto dell'Eroe, opera dello scultore trentino Fozzer.
L'idea che accanto al Mausoleo battistiano sorgesse un Museo nazionale del Corpo degli Alpini si deve alla Legione Trentina, Associazione dei volontari trentini nella guerra 1915-18, con pieno sostegno del Comando Superiore delle Truppe Alpine e dell'Associazione Nazionale Alpini. La proposta, formulata in occasione della 19ª adunata Nazionale degli Alpini svoltasi a Trento nell'Aprile del 1938, fu accolta dal Governo, con legge N° 1497 del 5 Dicembre 1941, autorizzò la costruzione di un monumento da denominarsi (Acropoli Alpina). Con la medesima legge venne istituito un Ente denominato (Fondazione Acropoli Alpina) avente per fine la raccolta e la conservazione della documentazione storica degli Alpini.
La dislocazione dell'opera era stata individuata sul Doss di Trento (chiamato anche Col della Verruca), accanto al Mausoleo dedicato all'Alpino e Martire Cesare Battisti, che di tutti gli Alpini riassume e simboleggia l'altissimo spirito di sacrificio, la purezza d'ideali, il grande amore di Patria. Il primo progetto prevedeva la costruzione di una mastodontica opera delle linee del castrum (accampamento militare) romano. Una strada di accesso ed un piazzale dovevano completare il Monumento. La strada iniziata nel mese di gennaio del 1940 dal (Distaccamento Alpini della Verruca), costituito da Alpini delle 5 Divisioni Alpine, venne inaugurata dal Gen. C. A. Gabriele NASCI, nel giugno 1942, alla vigilia della partenza del Corpo d'Armata Alpino per il Fronte Russo. Sul piazzale dedicato all'ideatore del Corpo degli alpini - Gen. Giuseppe PERRUCCHETTI - nello stesso posto dove il 3 novembre 1918 i valorosi Volontari del Legione Trentina innalzarono il Tricolore, si erge il pilo portabandiera dell'Acropoli.
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LA REALIZZAZIONE POST- BELLICA: IL MUSEO - SACRARIO
Dopo la fine della seconda Guerra Mondiale la Fondazione, a causa dell'altissimo costo dell'opera, rinunciò alla costruzione del progetto iniziale e predispose un progetto più austero e di minor impegno finanziario. Nel 1953 il Consiglio Comunale di Trento, con una seduta straordinaria, donò alla Fondazione dell'Acropoli una casermetta ex austriaca (già adibita a polveriera) e il terreno circostante per la costruzione del Museo degli Alpini.
Il 24 Maggio 1956 fu posta la prima pietra; il 15 Marzo 1958, in occasione della 31'Adunata Nazionale degli Alpini a Trento, organizzata per celebrare il 40' anniversario della fine della 1' Guerra Mondiale, ebbe luogo l'inaugurazione ufficiale del Museo - Sacrario. L'opera che sorge poco più in basso della sommità del Colle della Verruca è dell'alpino architetto Serafini di Milano. A seguito del Decreto P.R. del 01.01.1978, n. 855, la Fondazione Acropoli Alpina venne sciolta: le funzioni ed il patrimonio furono così devoluti al Ministero Difesa – Esercito, che ne è tutt’ora geloso custode.
DESCRIZIONE
All'interno, nella grande sala, nelle otto nicchie perimetrali, è raccolta in sintetiche rassegne la documentazione della storia del Corpo degli Alpini, dalla sua fondazione ai giorni nostri, mentre cimeli, pubblicazioni e materiale illustrativo vario sono esposti nelle vetrine. Sulla parete d'entrata, i grandi ritratti del Generale Giuseppe Perrucchetti, ideatore del Corpo e di Cesare Battisti; la bandiera austriaca che un tempo sventolava sulla "Verruca" di Trento.
Sulla parete che sovrasta l'ingresso del Sacrario, spicca il pregevole pannello raffigurante "La morte del Capitano" del Col. Paolo Caccia Dominioni, in ricordo del Cap. Giuseppe Grandi del Battaglione Alpini "Tirano", insignito di Medaglia d'Oro al valore militare alla Memoria, per l'eroico comportamento dimostrato ad Annautovo, il 26 gennaio 1943, durante il ripiegamento del corpo d'Armata Alpino dalle posizioni del Don.
Trofei, armi e cimeli vari sono esposti sui pilastri tra le singole nicchie. Nella saletta all'entrata del Museo, uniformi e materiale di equipaggiamento. Un breve rialzo porta al Sacrario delle Medaglie d'Oro delle Truppe Alpine. Nel mezzo, un masso del Monte Grappa; alle pareti, i nomi dei decorati delle guerre del 1896 al 1945 incisi su grandi lastre di marmo bianco; sopra, tutt'intorno, la significativa e suggestiva rappresentazione dei luoghi che furono testimoni delle gesta di guerra degli Alpini, anch'essa opera del conte Caccia Dominioni.
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LETTURE CONSIGLIATE
Nella saletta è conservato un prezioso trittico di Mario Urbani "Falchi e prede" dipinto in trincea nella 1° Guerra Mondiale. Ai lati due pezzi da montagna che hanno fatto la storia delle Truppe Alpine: il glorioso 65/17 e lo SKODA da 75/13, che accompagnò gli Alpini durante tutta la 2° Guerra Mondiale, ed oltre.
Il Museo è, inoltre, dotato di una ricca e preziosa Biblioteca di alto valore storico e culturale oltre 2500 volumi, attraverso la quale i visitatori e studiosi possono sviluppare attività di ricerca nel settore della storia militare con particolare riguardo alla storia delle "Penne Nere".
Il 2 aprile 2008 si è costituita l’Associazione “Amici del Museo Storico Nazionale degli Alpini”,
vede un nucleo di fondatori formato da Alpini, in servizio e in congedo, che si propongono di sostenere concretamente l’attività del Museo attraverso ricerche, raccolta di documenti storici, pubblicazioni, organizzazione di eventi, conferenze, convegni, studi al fine di realizzare una serie di scambi culturali per la valorizzazione dell’immagine degli Alpini nella società civile. A tal fine hanno già aderito positivamente sia la Provincia Autonoma di Trento che il Comune di Trento, tra i soci fondatori vi è anche l’Associazione Nazionale Alpini, che ha nominato un rappresentante del Direttivo Nazionale.
Il Museo sarà grato e riconoscente verso coloro che desiderassero donare
al medesimo documenti, pubblicazioni o cimeli storici di Guerra
e tutto quanto può testimoniare la vita del Corpo degli Alpini.
Il materiale documentario può essere inviato al:
MUSEO NAZIONALE STORICO DEGLI ALPINI
casella postale 33
38100, Trento
tel./fax 0461/827248
email museoalpini@libero.it
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO:
ingresso libero
lunedì - giovedì : 09,00 - 12,30 13,30 – 1630;
venerdì: 09,00 -12,00
sabato e festivi: apertura solo su prenotazione
Approfondimenti:
L'origine delle Truppe Alpine
La Battaglia dell'Ortigara
16 Giugno 1915: gli Alpini alla conquista di Monte Nero
Il mito degli Alpini
Con gli Alpini sulla Marmolada
I Canti degli Alpini
Alpini 140 anni storia ed eroismi
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