Sir John Denton Pinkstone French nacque nel 1852 a Ripple Vale, nel Kent. Arruolatosi giovanissimo in Marina, decise di passare all’Esercito nel 1874.
French fu promosso Maresciallo nel 1913, dopo essersi distinto nella Campagna in Sudan del 1884-85 e nella Guerra contro i Boeri in Sud-Africa. Dal 1912 al 1913 fu quindi Capo di Stato Maggiore dell’esercito britannico.
All’inizio della Grande Guerra French ottenne il comando del contingente inviato a combattere in Belgio, la British Expeditionary Force. Si trovò però in accordo con il governo, ma contro Lord Kitchener (l’allora Ministro della Guerra) e Sir Douglas Haig, sull'opportunità di dispiegare laB.E.F.in Belgio, piuttosto che ad Amiens, dove sia Haig che Kitchener ritenevano di schierarla col fine di portare un vigoroso contrattacco una volta che si fosse chiarita la direzione di avanzata tedesca.
Kitchener obiettava che il dispiegamento dellaB.E.F.a Mons sarebbe risultato nell'abbandono quasi immediato delle posizioni e di molto materiale, visto che l'esercito belga non sarebbe stato in grado di tenere le posizioni di fronte ai tedeschi; data la solida fiducia che al tempo si riponeva nelle fortificazioni, non sorprende che French e il governo britannico si trovassero in disaccordo con Kitchener su questo punto.
LaB.E.F., dopo le prime battaglie a Mons e Le Cateau, proprio là dove Kitchener aveva previsto, dovette ritirarsi per scongiurare il pericolo di essere aggirata sui fianchi alla caduta delle posizioni tenute dai belgi; French fu via via sempre più indeciso e preoccupato di conservare l'integrità delle truppe, al punto di suggerire di ritirarle sui porti della Manica, piuttosto che di aiutare i francesi. Diede inizio ad un tentativo di ritirata che mise a rischio l'integrità della linea fra gli eserciti francese e belga, e fu necessario un incontro straordinario con Kitchener il 2 settembre 1914 per riorganizzare le idee e dirigere la controffensiva alla Prima battaglia della Marna.
Ben presto dunque, le scarse attitudini al comando, specialmente in un tale momento di grave crisi, iniziarono a mettere in cattiva luce l’operato di French che, specie dopo la ritirata di Mons, iniziò, come abbiamo visto, a trascurare l’effettivo appoggio promesso agli alleati francesi, nel disperato tentativo di salvare e togliere i propri soldati dal teatro degli scontri.
In pratica, una volta giunto l’inverno ed iniziata la lunga, tragica serie di “semplici” e modeste scaramucce di guerra statica in trincea, French ritrovò l’ottimismo, ma con la ripresa delle ostilità in grande stile, nella primavera del 1915, il Capo della B.E.F. si rivelò nuovamente insicuro e indeciso su come affrontare la minaccia tedesca.
I suoi insuccessi culminarono con la gravissima crisi del munizionamento, sul finire del 1915, che vide avvicendarsi al comando della British Expeditionary Force un altro generale inglese, Douglas Haig, anche sulla scorta del recente reimpasto al governo e della nomina del nuovo, più risoluto ed energico Primo Ministro, David Lloyd George.
French fu rispedito in patria a comandare i territoriali inglesi fino al termine della Grande Guerra. Riuscì comunque a gestire il grave problema dei moti insurrezionali irlandesi e nel 1921 ricevette titoli nobiliari e ricompense in denaro dalla corona inglese.
Fu creato visconte di Ypres e di High Lake nella contea di Roscommon, nel gennaio 1916, fu nominato Lord Luogotenente d'Irlanda e nel maggio 1922 fu creato conte di Ypres. Morì nel 1925.